martedì, Aprile 8, 2025
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Export, CdC Bologna: Nel 2024 vendute all’estero merci per quasi 20 miliardi di euro

(Sesto Potere) – Bologna – 8 aprile 2025 – È di quasi 20 miliardi di euro il valore delle esportazioni bolognesi nel 2024 secondo le rilevazioni Istat rielaborate dall’Ufficio Statistica della Camera di commercio, ma l’export bolognese ha progressivamente perso d’intensità in corso d’anno, chiudendo con un complessivo -3% rispetto al 2023.

Andamento analogo per le esportazioni regionali, con un -2% annuo, leggermente meglio l’export nazionale, che registra un complessivo -0,4%.

E l’ultimo trimestre dell’anno conferma le difficoltà dell’export bolognese: il -5,9% registrato tra ottobre e dicembre è segnato dal -12% dei macchinari, che da soli rappresentano un terzo delle vendite all’estero bolognesi, e dal progressivo rallentamento dei flussi verso i principali mercati di sbocco, -8,3% il mercato tedesco, fermo quello statunitense.

Anche le importazioni segnano il passo, con un -0,3% in corso d’anno e un -4,4% nell’ultimo trimestre, segnale rilevante considerando che la manifattura bolognese opera sulla trasformazione di materie prime e semilavorati. In rallentamento le importazioni sia in regione, -0,8%, che a livello nazionale, dove gli acquisti dall’estero in corso d’anno sono diminuiti del -3,9%.

In linea con l’andamento complessivo il settore manifatturiero, da cui provengono quasi il 99% delle esportazioni bolognesi, e la cui variazione raggiunge il -3,3%. Crescono le vendite di prodotti petroliferi, +40%, farmaceutici, +25%, e chimici, +6%, in rallentamento gli altri comparti, tra cui alimentari, -15%, e abbigliamento, -6%.

Il trend di crescita dei mezzi di trasporto, +12,4% complessivo in corso d’anno (accompagnato da un +11,5% delle importazioni), non è sufficiente a sostenere l’export del comparto della meccanica, che registra un complessivo -2,3% (-1,5% invece per gli acquisti dall’estero), segnato dal -9% dei macchinari (-12% le importazioni), a cui si aggiungono il -6% di computer, apparecchi elettronici e ottici, il -5% di metalli e prodotti in metallo, e il -8% degli apparecchi elettrici.

Confermati i segnali di difficoltà con i principali interlocutori delle imprese bolognesi: non vanno oltre un +0,9% le vendite negli Stati Uniti, che si confermano la principale meta di destinazione della manifattura bolognese oltre confine, calano quelle sul mercato tedesco, -4,9%, che resta comunque il nostro secondo mercato di destinazione. Rallentano le vendite anche in Francia, -0,3%, nel Regno Unito, -0,7%, e verso il mercato russo, -2,3%.

Fiacco il mercato asiatico, che perde un complessivo -1%. La tenuta del mercato giapponese, con un +11% complessivo, influenzato dalle oscillazioni delle quote del tabacco, che rappresentano quasi il 70% di quanto esportato dalle imprese bolognesi sul territorio giapponese, non è sufficiente a compensare il -21% registrato in corso d’anno sul mercato cinese.

Questo emerge da un rapporto della Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura di Bologna dedicato al: “Commercio internazionale dlel’area metropolitana di Bologna – anno 2024”