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Eolico offshore in Romagna, Legacoop chiede “un confronto diretto con i promotori”

(Sesto Potere) – Rimini –  24 settembre 2025 – Mentre si attende che l’eolico offshore sia inserito nelle aste degli incentivi del Decreto Fer2, si è riacceso con la fine dell’estate il dibattito sui progetti al largo della costa romagnola.

Legacoop Romagna (nella foto il presidente Lucchi, ndr) dice di guardare “con favore alla transizione energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili, che rappresentano una sfida imprescindibile per il futuro e che possono contribuire alla crescita anche delle comunità energetiche, strumento che Legacoop Romagna sta sostenendo come modalità di sviluppo efficace dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Riteniamo, quindi, necessario affrontare questi temi non con filtri ideologici o – come fatto da qualche parlamentare eletto nel nostro territorio – con la volontà pervicace di dimostrare, per motivi di consenso, l’assoluta dannosità di questi progetti (on e offshore)”.

“È però fondamentale che tali progetti vengano calati nei territori, nelle comunità e nei sistemi economici locali, tenendo in considerazione le loro peculiarità ed esigenze. Riteniamo importante un confronto diretto con i promotori del progetto Agnes, davanti alla costa ravennate, ed Energia Wind 2000, al largo della riviera riminese, convinti che il dialogo e la concertazione siano la strada migliore per coniugare sviluppo delle rinnovabili e tutela delle comunità che vivono il mare”: aggiunge, ancora Legacoop Romagna.

“In particolare per quanto riguarda la pesca, settore che rappresentiamo attraverso le cooperative associate, abbiamo già promosso l’avvio di un protocollo con le istituzioni, le associazioni e i promotori del progetto Agnes al largo della costa ravennate, affinché la convivenza fra i nuovi impianti e le attività di pesca e acquacoltura sia regolata in modo chiaro, trasparente e partecipativo. Protocollo che, analogamente, potrebbe essere sottoposto a Energia Wind 2000”: aggiunge Legacoop Romagna che ricorda come sia “necessario che vengano salvaguardate la biodiversità e la sostenibilità degli ecosistemi marini, condizione essenziale per garantire la continuità dell’attività di pesca”.

“Va evitata l’interdizione di ampi tratti di mare alle imbarcazioni dei pescatori e per questo vediamo con favore la previsione di impianti con pale eoliche su pali, e non flottanti, e con cavi interrati e, a questo proposito, auspichiamo che sia incentivata adeguatamente questa modalità di realizzazione degli impianti eolici offshore. Occorre infine prevedere adeguate compensazioni per le marinerie nel caso in cui le limitazioni alla loro attività fossero inevitabili, così come vanno esplorate possibili opportunità di diversificazione per le cooperative: pensiamo ai servizi legati alla manutenzione degli impianti, il supporto logistico, la gestione ambientale e altre attività connesse che possano integrare il reddito tradizionale”: conclude Legacoop Romagna.