martedì, Luglio 22, 2025
HomeBolognaEmilia Romagna: 2024 anno record di presenze turistiche

Emilia Romagna: 2024 anno record di presenze turistiche

(Sesto Potere) – Rimini – 22 luglio 2025 – Il 2024 è stato un anno record di presenze turistiche, finalmente l’Emilia-Romagna recupera i livelli pre-pandemia del 2019. Fondamentale il periodo estivo, luglio, agosto e settembre coprono oltre metà delle presenze turistiche dell’anno. In controtendenza però il turismo a Rimini (che da sola accoglie due quinti dei turisti).
Nel focus a tema realizzato dall’Osservatorio MPI di Confartigianato regionale Emilia-Romagna (Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato su dati Istat) emerge un altro dato importante: questo trend è confermato anche ad Inizio 2025 con un +1,7% di presenze tra gennaio e aprile, trainato dal turismo estero.

Rapporto MPI di Confartigianato regionale Emilia-Romagna

Nel 2024 in Emilia-Romagna si contano 40,8 milioni di presenze turistiche – cioè le notti trascorse
nelle strutture turistiche – un anno record secondo i dati diffusi da Istat, con un incremento del 4,1% rispetto all’anno precedente, in linea con il trend nazionale del +4,2%.
La crescita dei pernotti in regione permette di superare i livelli pre-pandemia del 2019 con un incremento dell’1,0%, seppure con un certo ritardo rispetto al resto del Paese, dove il recupero era già avvenuto nel 2023 (+2,4% rispetto al 2019) e il 2024 si attesta al +6,7% rispetto al pre crisi.

Nel dettaglio provinciale, nel 2024 le presenze turistiche crescono a doppia cifra a Bologna (+12,3% su 2023), posizionandola al secondo posto per maggior incremento tra le principali 24 province italiane che superano i 5 milioni di presenze turistiche annue. Molto bene anche la crescita delle presenze turistiche a Modena (+6,1%), Ferrara (+4,7%) e Ravenna (+4,0%).

L’unica provincia emiliano-romagnola ad osservare una flessione del turismo nell’ultimo anno è Piacenza (-5,1%).
Nel confronto con il 2019 si evidenziano delle differenze territoriali più marcate, con dinamiche positive più accentuate per Bologna (+22,6%), che la conferma al secondo posto dopo Roma per maggiore incremento tra le principali province turistiche, seguita da Modena (+13,3%) e Ferrara (+8,0%), mentre si rilevano cali in provincia di Parma (-10,9%), Reggio Emilia (-8,7%) e Rimini (-7,5%).

Nel dettaglio, a Reggio Emilia il calo è diffuso sia tra il turismo italiano (-9,6%) che straniero (-6,4%), a Parma e Rimini il calo è interamente dovuto al turismo domestico, che è in riduzione rispettivamente del -15,5% e -12,1%.

La crescita del turismo è trainata dalla componente estera, benché l’Emilia-Romagna ospiti prevalentemente turisti italiani. Infatti sono stranieri 3 turisti su 10 (il 30% dei pernotti nel 2024), che, sebbene al di sotto della media nazionale del 54,5%, rappresenta la più alta quota di turisti stranieri in regione dal 2008. Nel 2024 la componente estera della domanda turistica cresce del 10,2% e supera i livelli del 2019 del +15,1%.

Allo stesso tempo il turismo domestico risulta in crescita sul 2023 (+1,7%), benché ancora inferiore rispetto ai livelli pre Covid (-4,0%).
I dati Banca d’Italia indicano per l’Emilia-Romagna una spesa dei turisti stranieri pari a 2,4 miliardi nel 2024, pari all’1,27% del Pil della regione, in crescita dell’1,8% sul 2023 e del 10,2% sul 2019.

Un inizio 2025 in positivo – I dati provvisori riferiti al turismo nei primi quattro mesi del 2025 forniti dalla Regione Emilia-Romagna
registrano una crescita tendenziale delle presenze turistiche del +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, migliore rispetto al -0,6% medio nazionale. Nel dettaglio, la crescita del turismo in regione è trainata dall’incremento del 7,5% del turismo straniero,
mentre calano del -0,8% gli italiani.
A livello provinciale i primi 4 mesi del 2025 vedono crescere le presenze turistiche a Bologna (+8,2%), Modena (+6,6%) e Ferrara (+5,1%), mentre si osservano flessioni più accentuate a Rimini (-3,6%), Forlì-Cesena e Reggio Emilia (entrambe -2,8%) e Ravenna (-2,1%), tutti cali interamente dovuti al turismo domestico. Stabili Piacenza (+0,1%) e Parma (-0,9%).

Turismo estivo

Il sistema turistico emiliano-romagnolo risulta la prima destinazione regionale in Italia per vacanze nel periodo luglio-settembre sia nel 2023 che nel 2022, come mostrano i dati raccolti dall’indagine di Istat su viaggi e vacanze.
Nel 2024 in Emilia-Romagna le presenze totali nei mesi estivi di luglio, agosto e settembre sono state quasi 21 milioni, pari al 51,4% del totale presenze turistiche nell’anno.

Rispetto all’estate 2023 le presenze crescono del 0,9%, trainate dal +6,6% degli stranieri, mentre diminuiscono dell’1,4% gli italiani. Nel confronto con il pre-crisi le presenze sono inferiori del 2,6% rispetto all’estate del 2019, con un calo più accentuato tra gli italiani (-8,9%, pari a 1,4 milioni di presenze in meno), mentre crescono i pernotti di turisti stranieri (+16,0%, pari a 873 mila presenze in più).

Il periodo estivo è particolarmente rilevante per il turismo della Riviera Romagnola: i tre mesi da luglio a settembre concentrano oltre la metà delle presenze annue a Ravenna, Rimini, Ferrara e Forlì-Cesena, che complessivamente accolgono l’86,0% delle presenze estive della regione e l’8,5% delle presenze estive nazionali.

Tra queste principali province nell’ultimo anno sono cresciute le presenze a Ferrara (+4,6%), grazie alla tenuta del turismo italiano (+0,1%) e alla crescita di quello proveniente dall’estero (+11,2%), e Ravenna (+2,2%), che vede una crescita sia del turismo italiano (+1,1%) che estero (+6,0%). In lieve flessione è il turismo estivo a Forlì-Cesena (-0,6%), dovuto ad un calo dell’1,9% delle presenze di italiani a fronte di un +4,8% degli stranieri, e Rimini (-0,9%), dato da un calo del 3,2% degli italiani non compensato dal +5,0% degli stranieri.

A soffrire di più rispetto al pre pandemia sono le presenze estive delle province di Parma (-18,3%), Rimini (-9,4%) e Reggio Emilia (-5,7%), che non hanno mai recuperato i livelli di turismo pre crisi.
Al contrario si osservano crescite a doppia cifra per Bologna (+24,5%) e Modena (+18,0%), che vedono entrambe crescere sia il turismo estivo nazionale (+10,3% Bologna, +10,5% Modena) che le presenze straniere (+37,7% Bologna, +37,1% Modena).

Artigianato interessato dalla domanda turistica
Sul versante dell’offerta, alla fine del 2024 in Emilia-Romagna le imprese artigiane operanti in settori core di attività interessate dalla domanda turistica sono 15.453, pari al 12,9% dell’artigianato regionale, e danno lavoro a 44.953 addetti. L’analisi territoriale evidenzia che a livello provinciale il peso dell’artigianato nei settori a vocazione turistica è superiore al valore medio regionale (12,9%) a: Rimini(16,7%), che si posiziona 27^ nel ranking nazionale, seguita da Bologna (14,4%), Parma e Ravenna (entrambe con 13,6%) e Forlì-Cesena
(13,5%).

Il commento

“I dati confermano che la nostra è una terra accogliente con un’alta qualità dei servizi. Dobbiamo continuare su questo solco per far sì che le infrastrutture stradali, aeroportuali, ferroviarie siano all’altezza dell’impegno delle imprese per attrarre turisti – afferma Amilcare Renzi, segretario regionale di Confartigianato -. Nel post covid c’è stato un forte impulso alla valorizzazione delle nostre bellezze architettoniche, naturali, artistiche, unita alla capacità di proporre eventi con una forte attrattività. Tutto ciò in un contesto dove cambia la cultura delle vacanze, più frequenti, ma con una temporalità di soggiorno più breve, quindi con una crescita della mobilità”.