(Sesto Potere) – Forlì – 6 maggio 2024 – Lodovico (meglio conosciuto come Vico) Zanetti commenta così la sua candidatura alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno nelle fila del Partito Democratico di Forlì: “Odio gli indifferenti. Vivere vuol dire “essere partigiani”: La scelta di accettare la candidatura che mi è stata poggia su queste parole di Gramsci.”
E continua così, il presidente dell’ Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, di Forlì autosospesosi per il periodo elettorale: “Amo Forlì e voglio impegnarmi perché torni a splendere, e non a brillare solo per le luminarie natalizie. Perché sia una città inclusiva, con migliori servizi per tutti coloro che la vivono, soprattutto i più deboli. Perché principi come la laicità e la parità diventino una realtà concreta, e nessuno resti privo di tutela e risposte ai problemi. Dal lavoro alla scuola, dalla sanità ai diritti civili. Portando sempre ben saldi i valori dell’ antifascismo e della libertà, bisogna costruire un ritorno al futuro in cui la giustizia sociale sia il cardine della comunità”.
Vico Zanetti s’è autosospeso anche dal ruolo di coordinatore del circolo locale dell’Uaar, l’ Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ed ha scelto di incontrare la stampa in un caffè del centro storico di Forlì anche come gesto simbolico: “perché il primo dovere di chi fa politica è essere sempre in relazione con gli altri: incontrare le persone, ascoltarle, guardarle negli occhi; per poterle comprendere e portare risposte concrete”.
Cosa che ha caratterizzato le precedenti esperienze amministrative di Vico Zanetti, che si è occupato di diritti, presentando mozioni sul testamento biologico, di problematiche ambientali, di lavoro, chiedendo l’applicazione dell’art.18 dello statuto dei lavoratori nei contratti con la pubblica amministrazione, difendendo i diritti degli azionisti della Cassa di Risparmio cittadina.
Se eletto Vico Zanetti annuncia che continuerà ad impegnarsi, anche sui temi culturali, come per esempio: “la collezione Verzocchi che dovrebbe restare a palazzo Romagnoli, il recupero del palazzo del Merenda, lo sviluppo del Santarelli” e sul recupero e il rilancio del centro storico: “dove il fallimento della giunta Zattini è stato drammatico”: commenta il candidato del Pd.
Inoltre, a parere di Vico Zanetti: “vanno messi al centro dell’agenda politica i colpiti dall’alluvione, che attendono ancora risposte a un anno dalla catastrofe”.
Infine, Zanetti è convinto che la candidatura a sindaco del centrosinistra di Graziano Rinaldini (i due nella foto in alto): “risponda alle esigenze di Forlì. Un profilo da manager, capace di fare , a Forlì quel che è mancato negli ultimi 5 anni nella nostra città. Quel ritorno al futuro, cioè alle grandi amministrazioni prima di quella Zattini, che avevano fatto del “cittadone” una delle città con la migliore qualità della vita, una sanità di eccellenza e un welfare di livello”.