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Elezioni regionali Emilia-Romagna, Michele De Pascale in netto vantaggio. Alle urne soltanto il 46,42%. Forte astensionismo

(Sesto Potere) – Bologna – 18 novembre 224 – Ad urne chiuse, alle ore 15, s’è recato complessivamente alle urne in Emilia-Romagna il 46,42% degli aventi diritto, erano chiamati al voto quasi 3,6 milioni di persone, di cui 1.829.383 donne e 1.747.029 uomini. Ampia dunque la quota di astensionismo.

Nella precedente tornata, nel 2020, andarono al voto 2.373.974 elettori (la seconda più bassa nelle 11 precedenti consultazioni a partire dal 1970), pari al  67,67%. Il 70,98% a Bologna, il 65,59% a Ferrara, il 67,54% a Forlì-Cesena, il 69,11% a Modena, il 64,07% a Parma, il 62,91% a Piacenza, il 69,71 a Ravenna, il 67,97% a Reggio Emilia e 63,54% a Rimini.

Anche questa volta la risposta più partecipata s’è registrata a Bologna con il 51.66%, seguono Ravenna (la città di De Pascale) col 49,72%, Modena col 47,20% e Forlì-Cesena col 45,50% di persone che s’è recato al seggio.

In base ai primi exit poll il candidato presidente del centrosinistra Michele De Pascale è in vantaggio sulla principale sfidante del centrodestra Elena Ugolini, la proiezione Opinio-Rai indica per lui una forbice tra il 53% e 57% e proiezione de La7-Swg proietta De Pascale in testa col 56,10%.

In lizza per la carica di presidente della Giunta regionale oltre a Michele de Pascale (nato a Cesena il 20 gennaio 1985) ed Elena Ugolini (nata a Rimini il 9 giugno del 1959) anche  Luca Teodori (nato a Baden in Svizzera il 10 novembre 1968) e Federico Serra nato a Trento il 18 maggio del 1991.