(Sesto Potere) – Bologna – 14 ottobre 2024 – Stefano Bonaccini, parlamentare europeo e presidente nazionale del Partito Democratico, già presidente della Regione Emilia-Romagna, commenta sui suoi canali social: “Non pensavo che la candidata di destra Elena Ugolini fosse così codarda da fuggire e rifiutare i confronti pubblici con Michele de Pascale. Se vuole evitare lui, visto che mi cita sempre, faccia un confronto con me. Scelga data e ora. Se non la conosci, l’Emilia-Romagna non puoi guidarla”.
A stretto giro la replica di Alice Buonguerrieri, deputata di romagnola di FdI, che afferma: “A Stefano Bonaccini non resta che attaccare la persona”. Ricordabdo all’esponente Dem di aver “offeso la candidata Elena Ugolini“, poichè dare della “codarda” alla candidata alla Presidenza della Regione Elena Ugolini è un “atto irricevibile da parte di chi, scaricato dal suo Partito che lo ha esiliato in Europa, ha abbandonato gli emiliano romagnoli duramente colpiti dalla alluvione.C’è da chiedersi poi perché la candidata alla Presidenza della Regione dovrebbe confrontarsi con un parlamentare, a che titolo? A quale scopo? Caro Bonaccini, resta pure in Europa, forse li fai meno danni di quelli che hai fatto alla guida della Regione Emilia Romagna”.
E per ultimo la controreplica di Bonaccini che aggiunge: “Quando critico (sempre educatamente) la candidata della destra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, quelli di Fratelli d’Italia cominciano uno dopo l’altro, chiamati all’appello da Bignami, a rispondermi sguaiati. Intendiamoci, nulla di grave: per fortuna così funziona in democrazia (che dobbiamo tenerci cara, riconquistata con lutti e sofferenze indicibili, dopo gli anni del regime assassino fascista, alleatosi con Hitler e il nazismo) dove la libertà di pensiero, parola, critica e’ per fortuna garantita. Ma è evidente perché si agitino così tanto: cinque anni fa erano certi di battermi, pochi mesi fa erano preoccupatissimi da un eventuale mio terzo mandato, convinti che senza la mia candidatura avrebbero vinto, sottovalutando però la forza, la passione e soprattutto la competenza amministrativa di Michele De Pascale, che avrà pur “fatto il bagnino” (come dichiarato da Ugolini), ma che guida da quasi nove anni il Comune di Ravenna (sempre stravincendo le elezioni) e da sei anni tutte le province italiane, apprezzato anche dai suoi colleghi di centrodestra”.
“A dispetto della candidata della destra che non ha mai trascorso una sola ora della sua vita al governo di un ente locale. Peraltro è curioso che chi si è candidata come civica, fuori dalle logiche (a suo dire) di partito, trovi sempre e solo il sostegno dei partiti di destra a sua difesa. Ps. un applauso però va ad entrambi i candidati, a Michele ed Elena: i toni tra loro sono sempre civili, mai urlati o con ricorso ad insulti. Teatrino surreale a cui ci ha abituati troppo spesso la politica italiana, con il risultato che in troppi si allontanano dalle urne”: conclude Bonaccini.
Da parte sua la candidata di centrodestra e civici Elena Ugolini ha già risposto sul tema alcuni giorni fa: “Mi sono confrontata con de Pascale già due volte e sicuramente ci sarà modo di farlo ancora prima della fine della campagna elettorale. Suggerirei al sindaco di Ravenna di trascorrere meno tempo nei salotti tv romani, nelle iniziative elettorali e occuparsi di più del suo territorio così esposto e ferito per le ripetute alluvioni. Io sono francamente preoccupata per quello che può ancora succedere e per tutto il tempo perso dalla sinistra. Meno chiacchiere, meno parole. Meno proclami. Smettano di perdere tempo e si occupino dei veri problemi dell’Emilia-Romagna ognuno nel suo ruolo. Altrimenti è inutile candidarsi per ricoprire cariche se poi si fugge dalle responsabilità”.
E c’è anche da dire che i due candidati Ugolini e de Pascale hanno partecipato negli ultimi giorni e nello stesso contesto a iniziative pubbliche di associazioni di categoria come al Forum del Terzo Settore e nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna dove i due sfidanti hanno partecipato all’incontro dell’Alleanza Cooperative dell’ Emilia-Romagna (vedi foto in alto) per ascoltare idee e problemi delle due realtà aggregative e comunicare le loro proposte elettorali.