(Sesto Potere) – Cesena – 30 settembre 2024 – Più di duecento cooperatori hanno partecipato all’incontro organizzato da Legacoop Romagna con il candidato alle elezioni regionali per il centrosinistra Michele de Pascale, svolto questa mattina alla sala della Cooperazione della C.A.C. di Cesena.
Sul palco con de Pascale c’erano il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, i vicepresidenti Romina Maresi e Valerio Brighi e il presidente di Legacoop nazionale, Simone Gamberini.
Assente Elena Ugolini, che ha declinato l’invito al confronto pubblico.
In sala, numerosi referenti istituzionali come il Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, il Sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli, il Sindaco di Longiano Mauro Graziano, gli assessori del Comune di Rimini Juri Magrini e Mattia Morolli, l’assessora del Comune di Riolo Federica Malavolti e l’assessore del Comune di Cervia, Mirco Boschetti.
Presente anche il presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Daniele Montroni.
Nove i cooperatori che in rappresentanza dei rispettivi settori di appartenenza hanno rivolto altrettante domande al candidato sui temi legati al loro comparto di appartenenza: Massimo Bezzi (Cab Bagnacavallo e Faenza), Luca Panzavolta (CIA-Conad), Mauro Vanni (Bagnini Rimini Sud), Linda Errani (Zerocento), Antonella Conti (Formula Servizi), Alessandro Argnani (Ravenna Teatro), Monica Fantini (Conscoop), Nicola Tontini (Casa del Pescatore di Cattolica) e Marco Casalini (Terremerse).
Brighi e Maresi hanno effettuato due approfondimenti sui temi delle infrastrutture e della cooperazione sociale.
Lucchi in apertura ha ricordato le numerose sfide che il territorio ha di fronte: il cambiamento climatico, reso evidente dalle recenti alluvioni, l’invecchiamento della popolazione, la riduzione dei consumi e l’impoverimento delle comunità, la difficoltà a trovare personale, la necessità di fare ripartire l’ascensore sociale. Temi complessi – ha detto Lucchi — che hanno necessità di pensiero lungo e non di semplificazioni.
Di fronte ai cambiamenti climatici — ha proseguito Lucchi — occorre dare risposte che abbiano un’impronta “green” ma non siano caratterizzate in modo ideologico, per accelerare la transizione senza che ciò travolga l’economia. Un esempio positivo è il rigassificatore di Ravenna, che ha dato risposte a una fase di crisi energetica per il nostro Paese. anticipando una modalità e un modo di intendere il territorio nei prossimi anni.
Lucchi ha poi puntato il proprio sguardo sulla sanità, ricordando che occorre anticipare i nuovi bisogni e non inseguirli e che la spesa pubblica in materia è minore di quanto servirebbe, considerando le variazioni demografiche in corso.
Sulla riorganizzazione istituzionale del territorio, Lucchi ha poi ribadito la necessità di costituire la Provincia unica della Romagna.
De Pascale ha risposto punto per punto su ogni tema che gli è stato posto, approfondendo i singoli argomenti a partire dalla Provincia unica.
Il candidato si è detto favorevole, a tre condizioni: che l’elezione torni nelle mani dei cittadini, che sia dotata di funzioni di pianificazione economica e sociale reali e che il percorso di fusione non la penalizzi nella presenza delle articolazioni dello Stato, come tribunali e prefetture.
Sulla coesione molto è stato fatto negli ultimi anni — ha detto — e oggi va dato atto a tutta la società romagnola di avere compreso che la Romagna deve immaginarsi come un territorio unico per non essere consegnato alla marginalità e per competere nelle grandi sfide.
Nelle sue conclusioni il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini ha ricordato che è arrivato il tempo di scelte che non possono più essere rinviate, dal riassetto del territorio alla sanità. La cooperazione è consapevole di essere in una transizione determinante: il movimento cooperativo c’è ed è a disposizione per riprendere il confronto e costruire una visione di profonda innovazione del progetto regionale.
Infine, Gamberini ha annunciato che Legacoop nazionale ha ripreso, dopo quella del maggio 2023, la campagna di raccolta fondi per le popolazioni alluvionate di Romagna, Marche, Veneto e Toscana.