(Sesto Potere) – Forlì – 20 aprile 2024 – C’è il sostegno pieno di un nucleo di ex amministratori, assessori e consiglieri comunali e provinciali di area repubblicana (intesa come ex esponenti del Pri, l’ala di sinistra), ed attuali esponenti attivi dell’Associazione Mazziniana Italiana e del mondo laico forlivese a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra più il M5S Graziano Rinaldini.
Un sostenuto certificato questa mattina in conferenza stampa da: Lodovico Buffadini, Giovanni Bucci, Luigi Sansavini, Luigi Ascanio, Antonella Greggi, Cecilia Spazzoli e Franco Tommasini. Di questi quattro si candideranno in consiglio comunale, l’ex assessore comunale Giovanni Bucci e la giovane Cecilia Spazzoli nelle liste del Pd e l’ex assessore comunale Luigi Ascanio e l’ex consigliera provinciale Antonella Greggi nella lista civica centrista ‘RinnoviAmo Forlì’.
Tutti hanno testimoniato convinta e determinata volontà di appoggiare alle prossime elezioni amministrative dell’8/9 giugno Graziano Rinaldini.
E lo stesso candidato sindaco ha ricordato come un altro esponente di spicco dell’area repubblicana come la Prof.ssa e consigliere comunale e regionale Gabriella Poma, dieci anni fa “mi voleva convincere a candidarmi sindaco. Ma declinai l’invio: in quel momento dovevo portare a termine il mio mandato in Formula Servizi e non potevo lasciare l’opera a metà”.
“Il mondo laico e repubblicano storico di questa città, espressione di una classe di amministratori che per 30 anni ha determinato grandi scelte per questa città (pensiamo per esempio: alla Diga di Ridracoli, all’Università in Romagna, al nuovo Ospedale e alla nuova Tangenziale di Forlì) chiede oggi – dopo cinque anni di centrodestra – un cambio di passo. Un’inversione di rotta. E lo dico anch’io che cinque anni fa, nel 2019, avevo sostenuto la candidatura di Zattini. Oggi posso dire di aver preso atto che quest’amministrazione ha garantito soltanto l’ordinaria amministrazione, al pari di un’amministratore di condominio. È mancata di grandi progettualità. Ha scimmiottato nostre idee e altre le ha realizzate male. Zattini, che comunque è una brava persona, è vincolato da logiche di partito, prima la Lega ed oggi FdI, che non garantiscono la qualità delle scelte e di una progettazione strategica di spicco e un posizionamento di merito di Forlì nell’area romagnola”: ha detto Buffadini.
Luigi Sansavini ha ricordato con orgoglio che proprio grazie all’apporto del mondo laico e repubblicano il centrosinistra vinse le elezioni del 2006 con l’allora premier Romano Prodi a capo dei partiti dell’Unione, la coalizione che aveva riunito i partiti del centro-sinistra italiano dopo l’esperienza dell’ Alleanza Democratica. “Rinaldini va valutato per il suo spessore umano e la capacità di gestire una grande realtà imprenditoriale, mai disgiunta dalla massima attenzione al risvolto sociale nel suo complesso. Potremmo dire tre parole chiave per lui: attenzione, capacità e sensibilità”: ha chiosato Sansavini.
“Rinaldini è un uomo del fare e per questo vincerà e governerà bene, con il supporto di una buona squadra che gli dia una mano per far fare a Forlì il salto di qualità che merita”: si dice ottimista Buffadini.
Luigi Ascanio, che nei giorni scorsi è già intervenuto più volte in rappresentanza della lista ‘RinnoviAmo Forlì’, ha ribadito gli ideali e i principi che stanno alla base della cultura repubblicana e mazziniana: “In noi c’è un grande senso civico, un senso del dovere, la capacità di guardare avanti e immaginare una città più aperta, inclusiva, solidale, accogliente ed educante. Pronti a indicare soluzioni realizzabili, forti della nostra esperienza”.
Un pensiero condiviso da Giovanni Bucci: “Ho vissuto una vita a Forlì come imprenditore e vorrei rendere qualcosa alla città che mi ha dato tanto e mi ha fatto crescere. Con lo spirito di chi vuole far crescere una collettività senza lasciare indietro nessuno”.
Un forte segnale di appartenenza mazziniana anche da parte di Antonella Greggi, esponente del direttivo nazionale dell’ Ami-Associazione mazziniana italiana, e Cecilia Spazzoli, vicepresidente della sezione mazziniana Giordano Bruno di Forlì.
Il candidato sindaco Graziano Rinaldini da parte sua ha indicato alcune tematiche su cui far leva nella critica all’attuale amministrazione Zattini: “Il Comune di Forlì è al 68° posto 108 capoluoghi italiani nella classifica della trasformazione digitale, relegato nella categoria dei ‘Comuni che necessitano di alfabetizzazione digitale’. Forlì è in ritardo nei processi di sviluppo e innovazione e ricordo soltanto un fatto: nel 2021 era pronto un piano per la digitalizzazione degli archivi comunali, ma non se ne fece nulla e i documenti cartacei che si dovevano digitalizzare sono finiti sott’acqua durante l’alluvione. Responsabilità dell’amministrazione comunale”.
“E c’è necessità di avviare un piano straordinario anche la digitalizzazione degli anziani, che rappresentano il 40% della popolazione forlivese. Promuovere i servizi di assistenza socio-sanitaria agli anziani. Penso al potenziamento delle risorse e degli investimenti per il Pronto soccorso, per l’istituzione in tempi rapidi del Cau (il Centro Assistenza Urgenza) e procedere anche alla realizzazione delle Case della Salute per organizzare un’assistenza sociosanitaria più vicina ai cittadini. Per facilitare i servizi agli anziani con la teleassistenza e la telemedicina”: elenca il candidato sindaco Rinaldini che ha ricordato anche altre priorità del programma: “Il rilancio della cultura e aprire i luoghi chiusi da tempo, aumentare la capacità di attrazione nei confronti di realtà industriali ad alto tasso tecnologico e di innovazione per potenziare la filiera collegata ai poli di eccellenza dell’Università (l’aerospazio e presto anche la nautica) e agganciare Forlì all’asse Bologna-Milano”.
E, per meglio delineare la Forlì del futuro, i presenti questa mattina in conferenza stampa hanno, infine, convenuto sull’ importanza dello slogan elettorale scelto dal centrosinistra: “Forlì sarà”… sarà “capace finalmente di uscire dal suo isolamento in Romagna e in regione, un isolamento e un ritardo in termini di programmazione, infrastrutture e sviluppo strategico”.