(Sesto Potere) – Forlì – 10 maggio 2024 – “Nella serata di ieri il sindaco Zattini ha svelato la propria natura, non di civico bensì di amministratore allineato a posizioni di destra-destra affermando che a Forlì il centrosinistra ha prodotto 50 anni di ‘disastri’. Incredibile e irricevibile dichiarazione da parte di un sindaco che dice di voler essere, a parole, il sindaco di tutti e che nei fatti non lo è”: così il candidato sindaco del centrosinistra, Graziano Rinaldini, in merito alle dichiarazioni arrivate nel corso del confronto tra candidati sindaci organizzato da CNA che si è svolto giovedì nella sede della Camera di Commercio.
“Ecco i ‘disastri’ prodotti dalle amministrazioni di centrosinistra che hanno governato Forlì per 50 anni di cui parla Zattini: la Diga di Ridracoli, l’Università, l’Ospedale Morgagni-Pierantoni, la Tangenziale, il Polo Tecnologico Universitario, i Musei San Domenico, il Parco Urbano, il sistema del welfare e dei servizi scolastici, per citarne alcuni. Le dichiarazioni del sindaco denotano mancanza di buona fede e rispetto per gli amministratori lungimiranti che si sono alternati alla guida di Forlì. Penso innanzitutto a Franco Rusticali, uno dei sindaci più illuminati e amati, che ci ha lasciato in eredità opere fondamentali non solo per la città ma per l’intero territorio”: ricorda Graziano Rinaldini.
“Cosa ci ha lasciato, invece, la giunta Zattini in questi cinque anni di governo? – si chiede Graziano Rinaldini – L’isolamento di Forlì nel contesto romagnolo e una pretesa di autosufficienza emersa in tutta la sua evidenza e gravità nei giorni dell’alluvione. Basti pensare che a Cesena, a quattro giorni dagli eventi alluvionali, le fogne erano state liberate dal fango e le strade ripulite dai rifiuti, mentre a Forlì il sistema fognario è rimasto ostruito per settimane e i rifiuti accatastati nelle strade per un mese per l’incapacità dell’amministrazione di fare sistema e coordinare gli interventi”.
“Veniamo poi alla digitalizzazione, o meglio, alla mancata digitalizzazione degli archivi comunali che poteva essere attuata già nel 2021 ma che non è stata considerata prioritaria da questa amministrazione con il risultato che durante l’alluvione è finito sott’acqua il 75% dei documenti, comprese le pratiche urbanistiche, costringendo oggi cittadini e imprese a lungaggini burocratiche per il reperimento delle pratiche cartacee con perdita di tempo e soldi. È passato un anno dall’alluvione e il parco urbano, gioiello della città realizzato dalla giunta Sedioli, sindaco stimato della nostra città, è ancora in condizioni disastrose, così come altri parchi cittadini”: prosegue Rinaldini.
“Quanto alle scelte pianificatorie e alla programmazione delle aree commerciali – conclude Rinaldini – è inutile che il sindaco Zattini continui a scaricare le colpe sulla giunta precedente perché, nei fatti, le scelte amministrative del passato sono diventate per la sua giunta scelte politiche. Questa amministrazione ha avuto cinque anni di tempo, un’eternità, per azzerare l’attuale Piano Urbanistico e realizzare il nuovo Piano Urbanistico Generale, cosa che non ha fatto, assumendo in toto le scelte di chi l’ha preceduta”.