(Sesto Potere) – Forlì – 20 maggio 2024 – “Molti si sarebbero aspettati che a rispondere alla puntuale e veritiera disamina del sindaco Zattini sulla storia sfortunata dei suoi predecessori, fosse qualcuno capace di dare risposte. Invece no, a replicare a Zattini è l’attuale segreteria del Pd che dal Pd era uscita sbattendo la porta non condividendone la svolta riformista promossa da Matteo Renzi, dopo aver fatto di tutto per indebolire il Pd stesso. Salvo poi rientrare dalla finestra alla vigilia del congresso locale, iscriversi e da ultimo essere eletta alla segreteria di quel partito che un certo periodo (soprattutto a livello locale) ha contrastato. Da che pulpito vien la predica, verrebbe da dire. Ma tant’è. Sorprende anche non abbia speso una sola parola per contraddire la ricostruzione di Zattini, confermandone tutta la sua veridicità. Compresa l’umiliazione inferta a sindaci come Rusticali e Drei, portati persino in tribunale senza una parola a loro difesa da parte del loro partito. E ancora oggi senza che la segreteria del Pd riesca a dire una cosa a loro difesa. Alle comunali si vota principalmente sulla base delle persone, dei progetti e della loro credibilità e non in base alle ideologie del Novecento: gettare continuamente fango, discredito e rancore contro chi la pensa diversamente (come non avviene, ad esempio, in altre città), non aiuterà il Pd forlivese ad essere competitivo e credibile. Anzi, per il sindaco Zattini non poteva arrivare un aiuto maggiore delle parole della segretaria Allegni”: lo afferma in una nota Leonardo Gallozzi, candidato al consiglio comunale della Civica Zattini sindaco e presidente territoriale di Italia Viva