(Sesto Potere) – Forlì – 19 febbraio 2024 – “La scelta di Italia Viva di sostenere la lista civica guidata da Paola Casara e voluta dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, non è una scelta di campo politico ma una decisione basata sulle persone e sulla specificità del territorio forlivese. Nei Comuni si votano le persone più che i partiti, l’idea di città più che l’ideologia; non stiamo parlando di elezioni politiche o Europee, ma della città di Forlì che – come ogni città – ha bisogno di una politica capace di andare oltre le dinamiche tradizionali”: lo scrive in una nota il presidente di zona per il comprensorio forlivese di Italia Viva Leonardo Gallozzi.
“Italia Viva ha agito con questo spirito in molte altre occasioni, anche in grandi città capoluogo: ad esempio a Genova, a Palermo, a Rieti. Valutando l’operato dei sindaci in carica o dei candidati con il profilo più idoneo, il progetto che si riteneva essere la soluzione migliore per la città. La nostra idea è che la soluzione migliore per la città di Forlì, nelle condizioni politiche locali, fosse quella di rafforzare la gamba civica, moderata, liberale, democratica, repubblicana del sindaco uscente Gian Luca Zattini; al quale si possono fare tutti gli appunti che vuole, ma non si può certo imputare di aver agito come un sindaco di parte. Ha cercato di agire con buonsenso, commettendo errori e facendo anche scelte giuste, confermando molte decisioni che provenivano da giunte precedenti e che – paradossalmente – in questi 5 anni sono state avversate da chi all’epoca le sosteneva”: aggiunge Leonardo Gallozzi.
“Un modo di fare che nuoce alla città e che non ci appartiene. Tanto che, anche in consiglio comunale, spesso Italia Viva si è differenziata dal resto dell’opposizione. Italia Viva sin dalla nascita pratica un metodo di azione politica improntato sui temi, sulle persone e sui progetti, non sulla opposizione a prescindere, contraria a tutto solo perché viene proposto da un sindaco di cultura politica diversa dalla propria, ignorando ciò che è bene per la città. In questa fase storica Forlì ha bisogno di collaborazione, di interesse per il bene comune, di agire lasciando da parte le tifoserie”: conclude il presidente del comprensorio forlivese di Italia Viva.