(Sesto Potere) – Forlì – 16 maggio 2024 – Flavia Cattani, candidata al Consiglio comunale di Forlì nella lista del Pd, ripercorre con una nota la tragedia dell’alluvione di un anno fa in Romagna, anche a Forlì, interi quartieri, allagati. Lei stessa coinvolta nella disavventura e in prima fila con i cittadini per liberare strade e palazzi dalla cortina di fango (vedi foto).
“Quartieri, associazioni, sindacati, privati cittadini, imprese, tantissimi giovani, donne, uomini, tutti si cercava di rendersi utile, dove si poteva. Mai avremmo pensato. Questo mio ricordo non intende fare alcuna speculazione elettorale. Al contrario, è un monito a noi tutti. A Forli non è stato fatto tutto bene. La mia non sarà mai un’accusa ai dipendenti del comune e ai lavoratori. È invece un richiamo alla responsabilità del “comandante”, del “capitano” e della sua squadra”: afferma Flavia Cattani, con chiaro riferimento al sindaco di Forlì ed alla sua giunta, alla sua maggioranza.
“Non abbiamo capito niente se oggi non si guarda a quel dramma con lucida onestà intellettuale, se non si rifà il piano di protezione civile cittadino e non si attuano – sul piano comunale, di concerto con tutti territori e le istituzioni forlivesi – tutti gli interventi di prevenzione e correzione: fiumi, canali, fognature, aree edificabili, consumo di suolo, rimboschimento”: continua la sua riflessione la candidata al Consiglio comunale di Forlì.
E lancia un appello: “Basta autoassoluzione e basta accuse di propaganda a chi non ha ancora ricevuto alcun aiuto ed è incazzato/a nero/a, giustamente, perché dalle proprie istituzioni si aspetta sostegno e rispetto. Il governo e le destre sblocchino i fondi, facciano arrivare i soldi mai arrivati a cittadini e imprese. Scrivano ‘beni mobili’ dove va scritto, e smettano di chiedere documenti impossibili agli alluvionati. È passato un anno, ci sono ancora persone fuori casa o senza casa o senza lavoro o senza entrambi”: conclude Flavia Cattani.