(Sesto Potere) – Forlì – 30 aprile 2024 – In occasione del Primo maggio, si registra l’intervento di Graziano Rinaldini, candidato sindaco di Forlì per il Centrosinistra che parla della Festa del Lavoro come di un “fondamento della Costituzione e della Repubblica. La Festa del Lavoro è la festa della democrazia, presupposto di coesione sociale e principio di dignità per ogni persona”.
Lo stesso Rinaldini domani, primo maggio, sarà in piazza Saffi (angolo corso della Repubblica) la mattina a partire dalle 10 e nel pomeriggio, per la tradizionale distribuzione del garofano, storico simbolo del primo maggio.
“In questo giorno così importante per l’Italia e per la nostra comunità, il mio pensiero e la mia solidarietà vanno innanzitutto alle lavoratrici e ai lavoratori del supermercato Crai di via Balzella che, proprio in questi giorni, sono stati licenziati dopo una vita di lavoro e sacrificio. Ma va anche a tutte le lavoratrici e ai lavoratori del nostro territorio che si trovano in una situazione di difficoltà perché a rischio esubero o delocalizzazione e che si battono per avere migliori condizioni di lavoro. È, inoltre, necessario che le amministrazioni pubbliche riconoscano i dovuti aumenti contrattuali ai lavoratori delle cooperative sociali che svolgono un ruolo fondamentale per il welfare del territorio”: aggiunge il candidato sindaco di Forlì per il Centrosinistra.
“Senza lavoro per tutte e per tutti – aggiunge Rinaldini – non ci può essere democrazia e non può esistere l’esercizio pieno dei diritti di cittadinanza. Il lavoro è l’attività fondamentale delle donne e degli uomini, fonte di ricchezza e di progresso, spazio di vita relazionale e sociale e va inteso non solo come strumento di sostentamento ma come mezzo di espressione e di gratificazione personale”.
“In Italia, nel 2023, sono stati oltre 1.041 i morti sul lavoro e non si può parlare di tragica fatalità. Non lo è stata nella centrale Enel di Suviana nella quale hanno perso la vita sette persone o nel cantiere Esselunga di Firenze, dove i morti sono stati cinque. Ecco perché noi diciamo basta agli appalti a cascata, voluti da Salvini e dal governo Meloni, basta morti sul lavoro. È necessario applicare un sistema di appalti che preveda il salario minimo, certificazioni che garantiscano i requisiti di sicurezza e di qualità tecniche ed economiche delle imprese. Perché, come ci ricorda il Cardinal Zuppi, la sicurezza non è un costo e non è un lusso ma un dovere, un diritto inalienabile di ogni persona”: continua il candidato sindaco di Forlì per il Centrosinistra.
“Quello che noi proponiamo, quindi, è un patto per il lavoro che concili vita professionale e privata – conclude Rinaldini -, che preveda la riduzione del part time involontario e la settimana lavorativa corta che già decine di aziende a Forlì applicano, investendo sulla formazione professionale nei settori della robotizzazione, dell’informatizzazione e della digitalizzazione per contrastare il lavoro povero e promuovere lo sviluppo delle competenze dei nostri giovani”.