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Elezioni comunali Ravenna 2025, proposte e priorità di Confindustria Romagna per l’industria locale

(Sesto Potere) – Ravenna – 14 maggio 2025 – Domenica 25 e lunedì 26 maggio i cittadini italiani residenti nel comune di Ravenna iscritti nelle liste elettorali del Comune e i cittadini dell’Unione europea residenti nel comune che ne hanno fatto apposita richiesta saranno chiamati al voto per eleggere il sindaco e il consiglio comunale.

Confindustria Romagna, in vista di questo appuntamento elettorale, ha presentato una serie di proposte indicando i temi prioritari individuati dalla Delegazione ravennate dell’associazione. Confindustria Romagna spiega che: “con la propria forza imprenditoriale, si sente impegnata al confronto e alla collaborazione con i candidati e le candidate, e quindi con l’Amministrazione comunale eletta, per un migliore futuro della città e della comunità che la vive, assolvendo con ciò al proprio ruolo civico e mettendo a disposizione le proprie idee e competenze”.

Di seguito una sintesi delle proposte di Confindustria Romagna (nella foto in alto il presidente di Confindustria Romagna Roberto Bozzi).

Cura del territorio e prevenzione rischi

Secondo Confindustria Romagna: “Occorre invertire il rapporto tra prevenzione e gestione dell’emergenza con regole e procedure che permettano di agire più efficacemente in termini di valutazione di rischi, opportunità, tempi e costi. In secondo luogo, vanno accorciati i tempi tra rilevazione dei rischi e messa in sicurezza, anche potenziando in modo significativo competenze e capacità progettuali degli enti territoriali. Infine, occorre affiancare alla ricerca di risorse economiche e alla stesura dei progetti la definizione di procedure più veloci ed efficaci di impiego: dall’apertura dei cantieri al collaudo delle opere”.

Infrastrutture

In tema della di dotazione infrastrutturale Confindustria Romagna ritiene che rappresenti: “un aspetto fondamentale per rafforzare e sviluppare il tessuto imprenditoriale poiché agevola l’attività delle aziende presenti ma incide anche sulle scelte di insediamento di nuove attività produttive e delle persone (residenti, lavoratori, turisti). Ravenna deve quindi contare su collegamenti rapidi e conformi ad un mondo veloce ove le connessioni sono la vera priorità, che non va limitata da confini amministrativi o geografici. Vanno dunque completate e collocate al più presto tutte le tessere di un mosaico che appare ancora piuttosto frammentato: ad esempio, secondo lo studio che abbiamo commissionato alla fondazione ITL – Istituto Trasporti e Logistica, le carenze del sistema ferroviario spiegano, in parte, perché il trasporto su gomma sia preponderante nella mobilità, dove pure restano da risolvere questioni annose sulla rete viaria”.

In una visione complessiva dell’assetto infrastrutturale, Confindustria Romagna ritiene strategico: “un corridoio Adriatico di Alta Velocita/Alta Capacità che attraversi la Romagna rendendola baricentrica rispetto all’Italia intera a vantaggio di aziende e cittadini e porto di Ravenna. Questo intervento (parte del corridoio europeo Baltico-Adriatico), che dovrà insistere su reti ferroviarie potenziate e nuovi assi viari riqualificati, coglierebbe gli obiettivi di rendere la dorsale Adriatica più efficace ed efficiente per il trasporto di merci e persone, diventando asse strategico per lo sviluppo dell’intero Paese.” 

Porto di Ravenna

Il ruolo del porto di Ravennaa parere di Confindustria Romagna: “non è ancora completamente percepito come vero porto regionale” dunque il progetto Hub Portuale – con approfondimento dei fondali, adeguamento e rifacimento delle banchine, nuove aree per la logistica – dovrà dare: “nuovo slancio al porto quale principale piattaforma logistica strategica per la Romagna e la Regione (e per l’intero paese). Ed è molto positivo il completamento anticipato dei lavori. Tuttavia, per esprimere il massimo delle nuove potenzialità, occorrono interventi per potenziare le infrastrutture ferroviarie e stradali con azioni di riqualificazione delle reti per aumentare capacità e fluidità dei flussi di merci (e persone) verso gli snodi regionali, nazionali, internazionali nonché per migliorare sostenibilità ambientale e sicurezza degli accresciuti traffici”. 

La Zona Logistica Semplificata, che fa perno sul porto di Ravenna e coinvolge aree logistiche e produttive in Romagna e in Regione, secondo Confindustria Romagna deve diventare “pienamente operativa a vantaggio delle imprese insediate che potranno beneficiare di semplificazioni amministrative ed agevolazioni nonché del porto stesso”.

Infine Confindustria Romagna aggiunge che: “La nuova Stazione marittima, con la qualifica di home port, impone di riqualificare la rete viaria per gestire il cospicuo incremento del traffico passeggeri da/per Porto Corsini e di impostare/progettare nuove e importanti collaborazioni con gli aeroporti di Rimini, Forlì e Bologna”, concludendo che: “Sussistono purtroppo difficoltà nella modalità di erogazione/gestione di diversi servizi pubblici essenziali al buon funzionamento del porto. In particolare, occorre potenziare Dogana, Guardia di Finanza e Servizio Sanitario sia in termini di personale che strumenti in dotazione”.

Aeroporti

L’aeroporto – afferma Confindustria Romagna – rappresenta “il contatto di un territorio con il mondo” e ricorda che “negli ultimi anni la Romagna ha assistito al rilancio del settore con società private impegnate con importanti investimenti negli scali di Rimini e Forlì: lo scalo bolognese pertanto non è più l’unico per servire il territorio”. “Ravenna, tuttavia, è chiamata a migliorare in modo sensibile le connessioni con questi scali al fine di agevolare il transito di turisti, passeggeri e merci. Gli aeroporti, infatti, facilitano lo scambio commerciale internazionale e consentono alle imprese locali di accedere a nuovi mercati”: sostiene Confindustria Romagna.

Università

“Il campus rappresenta un importante punto di forza promuovendo lo sviluppo locale, facilitando l’interazione con le imprese e offrendo agli studenti esperienze formative di qualità in un contesto internazionale e multidisciplinare”: dice Confindustria Romagna ritenendo necessario “proseguire in questa interazione tra mondo del lavoro e università per individuare percorsi sempre più aderenti alle esigenze del territorio”. “Il sistema universitario ha storia e radicamento di oltre trent’anni, grazie all’impegno di istituzioni e fondazioni locali che hanno fortemente creduto nel progetto e investito energie e risorse. Questo patrimonio va tutelato, rafforzato e ampliato con costanza e convinzione anche perché costituisce la cornice essenziale che regge grandi istituzioni culturali di caratura nazionale”: conclude Confindustria Romagna.

L’associazione ha indicato proposte anche in materia di formazione professionale e tariffa smaltimento rifiuti. Ha illustrato una propria visione anche in materia di rigassificatore ricordando che l’insediamento del rigassificatore al largo di Punta Marina “ha comportato importanti lavori infrastrutturali nel Comune di Ravenna con impatti sul territorio”, tuttavia – sempre secondo Confindustria – “imprese e cittadini di Ravenna non hanno ricevuto vantaggi specifici da questa opera di rilevanza ed importanza nazionale. Riteniamo dunque opportuno che l’amministrazione perori nelle sedi nazionali più consone la richiesta di agevolazioni per il territorio che sopporta l’onere di tale operazione”.

E per concludere Confindustria Romagna ha illustrato a candidati e candidate all’amministrazione comunale di Ravenna una serie di misure per attrarre investimenti quali: “Ridurre gli oneri amministrativi e semplificare le procedure burocratiche per l’avvio e la gestione delle imprese al fine di favorire un ambiente imprenditoriale dinamico e attrattivo. Realizzare zone industriali moderne e sostenibili, dotate di infrastrutture all’avanguardia e servizi essenziali, può favorire l’insediamento di imprese nazionali e internazionali. Digitalizzare i processi amministrativi e ridurre i tempi di attesa incentiva gli investimenti. E ridurre tempi e costi per avviare un’impresa snellendo le procedure amministrative e digitalizzando i servizi”