(Sesto Potere) – Forlì – 6 giugno 2024 – “C’è grande preoccupazione tra gli esercenti e i residenti di via Gorizia, dopo la comunicazione arrivata dalla società InRete che dal 17 giugno prossimo darà avvio ai lavori di rinnovamento delle reti del gas e dell’acquedotto – lavori che termineranno a metà settembre – nel tratto compreso tra la rotonda di via Monte San Michele e la via Lughese. L’ammodernamento delle reti risalenti agli anni ’70 e ormai obsolete è un fatto di per sé positivo, non lo è invece la modalità di esecuzione dei lavori comunicata ai cittadini che comporterà la chiusura della carreggiata stradale e l’interruzione della circolazione, con ricadute negative per le attività economiche che ancora stanno facendo i conti con i danni e le pesanti perdite economiche dovute all’alluvione di maggio 2023 e che, contrariamente a quanto sostiene l’amministrazione, non hanno avuto alcun rimborso e hanno dovuto ristrutturare negozi e locali con i risparmi di una vita, attivando mutui bancari. Stessa preoccupazione espressa anche dai residenti che devono accedere alle proprie abitazioni e ai garage”.
Con queste parole interviene sul tema il candidato sindaco del centrosinistra, Graziano Rinaldini.
“La durata dei lavori – aggiunge – , che si protrarrà per quattro mesi, rischia di mettere in grave difficoltà, fino alla chiusura, le tante attività economiche che solo ora si stanno rialzando dopo le ingenti perdite subite”.
“Chiediamo al sindaco Zattini, e ai suoi assessori, di intervenire tempestivamente e di farsi parte attiva per la definizione di tempi e modi di esecuzione dei lavori tali da non pregiudicare l’attività degli esercizi commerciali, come sta invece accadendo nei quartieri di Vecchiazzano e di San Martino in Strada dove, a seguito dei lavori per la costruzione della Tangenziale, gli esercenti hanno subito gravi danni economici già da dicembre 2023 e dove la situazione non potrà che aggravarsi per l’interruzione della viabilità, per le difficoltà di transito, di parcheggio e sosta che si protrarranno per diversi mesi, in assenza di interventi, di informazioni chiare e di comunicazioni da parte dell’amministrazione”: conclude Graziano Rinaldini.