(Sesto Potere) – Forlì – 11 marzo 2024 – “Apprendiamo con sconcerto che la presidente di Alea Ambiente, Simona Buda, ha assunto l’incarico di coordinatrice della campagna elettorale della Lega a sostegno del sindaco Zattini. Seppure ormai abituati all’atteggiamento autoreferenziale dell’amministrazione rispetto alla considerazione della cosa pubblica e alla inaccettabile commistione tra ruoli istituzionali nella direzione di aziende partecipate e militanza nei partiti della destra cittadina, che la presidente della società in house del Comune di Forlì e di altri 12 Comuni del comprensorio si presti ad assumere una funzione smaccatamente elettorale è un fatto di una gravità senza precedenti. Tanto più che Alea svolge, o dovrebbe svolgere almeno sulla carta, la fondamentale attività di assicurare la pulizia e l’igiene della città, rispetto alla quale si moltiplicano le lamentele dei cittadini. In centro storico così come in tutti i quartieri della città”: lo scrivono in una nota congiunta i gruppi consiliari Partito democratico, Forlì e co. e Movimento 5 Stelle con Alleanza Verdi e Sinistra Forlì .
“Che Forlì sia sempre più sporca è sotto gli occhi di tutti e la presidente di Alea, anziché impegnarsi a tempo pieno come richiesto dal suo ruolo e dai cittadini stessi nella risoluzione dei problemi, ha preferito sostenere la campagna elettorale del partito che l’ha indicata. La cosa pubblica, le istituzioni e le società partecipate non sono di proprietà del sindaco, della Lega o di chiunque svolga temporaneamente incarichi di governo. La scelta di Simona Buda di guidare la campagna elettorale della Lega è un atto che denota non solo arroganza ma una totale mancanza di senso delle istituzioni e di rispetto del suo ruolo”: aggiunge la coalizione di centrosinistra unita al M5S.
“Chiediamo quindi le immediate dimissioni della Buda, così come quelle di Vincenzo Buongiorno che, altrettanto incredibilmente, ricopre al contempo il ruolo di amministratore unico della società FMI e di coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. In un sistema democratico non possono esserci sovrapposizioni fra incarichi di partito e ruoli primari all’interno delle aziende pubbliche. Ne va del rispetto delle istituzioni e dei cittadini”: concludono i gruppi consiliari Partito democratico, Forlì e co. e M5S con Alleanza Verdi e Sinistra Forlì