(Sesto Potere) – Forlì – 5 giugno 2024 – Michele Fiumi, (nella foto), Presidente dell’Associazione Rinnova Forlì e animatore della lista civica RinnoviAmo Forlì, invia ai mass media un appello “al voto consapevole” di un gruppo di cattolici impegnati nel sociale a Forlì. “E’ un primo gruppo di firmatari che abbiamo l’ambizione di allargare anche dopo alle elezioni per sensibilizzare sull’importanza dell’impegno socio politico secondo i valori del magistero sociale della chiesa e in coerenza con quanto emerso nel Comunicato finale della 79ª Assemblea Generale di Roma, del 20-23 maggio 2024”: spiega lo stesso Fiumi.
“Le elezioni amministrative rappresentano un appuntamento significativo per una riflessione e una valutazione sulla fine di un mandato amministrativo e sulle prospettive del nuovo. E’ quindi il momento per verificare se le politiche locali hanno risposto alle esigenze della città e dei suoi cittadini e per valutare quali azioni le forze politiche intendono intraprendere per rispondere ai vecchi e nuovi bisogni della comunità. Per fare ciò, ci piace riprendere il pensiero di Giuseppe Lazzati sulla “Città dell’Uomo. Costruire da cristiani la città dell’uomo a misura d’uomo”. Da uomo di fede, per Lazzati, la Città dell’Uomo è una realtà che chiede ai propri abitanti l’impegno alla sua costruzione come dovere per ogni cristiano; ordinare le cose terrene attraverso l’azione e il pensare politicamente. In ragione di ciò, senza pretendere di rappresentare tutti i cattolici, ma anche senza sottrarci al dovere di essere parte attiva della società, vogliamo esprimere il nostro punto di vista sulle proposte programmatiche che le forze politiche stanno sottoponendo al giudizio dei cittadini. In un momento storico come l’attuale, caratterizzato da una società complessa con grandi cambiamenti sociali, economici e ambientali che stanno acuendo le diseguaglianze, la nostra attenzione non può che essere rivolta a capire quali azioni le forze politiche locali intendono proporre per fare di Forlì una città moderna inclusiva, accogliente e aperta. Questo dà un significato al termine “Rigenerazione” che va inteso non solo in senso fisico ma soprattutto sociale, economico e ambientale. In una società caratterizzata da diminuzione della natalità, aumento degli anziani, aumento delle povertà, presenza di migranti, i cittadini devono essere al centro delle politiche sociali, a partire dall’abitazione (considerata come un diritto fondamentale per i più bisognosi, italiani o migranti che essi siano) per sottolineare, poi, l’importanza del farsi carico delle diversità e di promuovere politiche di inclusione. Nell’ultimo Report Povertà della Caritas e della Diocesi di Forlì -Bertinoro, solo a Forlì si contano 600 persone senza fissa dimora, 580 famiglie hanno ricorso all’aiuto dell’Emporio della Solidarietà per soddisfare i propri bisogni alimentari, con una crescita annua del 9,4% A questi principi di accoglienza ci richiama la Dottrina Sociale della Chiesa e in particolare Papa
Francesco, che nelle sue varie encicliche “Fratelli Tutti” e “Laudato Sì” ci invita alla fraternità e all’amicizia sociale, a far si che diritti, doveri, e dignità siano uguali per ogni essere umano, a combattere la cultura dello scarto”: scrivono in una npota congiunta Alberto Manni, Evangelista Castrucci, Michele Fiumi, Veronica Tedesco, Benedetta Bandini, Samanta Mambelli, Elisa Mini, Bertolini Daniela, Mambelli Daniele, Mauro Callegari, Massimo Beleffi, Fosco Foglietta, Monica Bassini, Paolo Zanchini, Francesco Lucio Formica, Franco Marzocchi, Danilo Casadei, Agnese Fiumi, Marisca Guardanti, Edgardo Mambelli, Sebastiano Orofino, Anna Nati, Andrea Gironi, Francesco Altamura, Annamaria Bucci, Gianfranco Zacchini, Daniela Drei, Giovanni Fabbri, Stefania Fussi, Romina Rossi.
“Con questa chiave di lettura – aggiungono i firmatari – abbiamo analizzato i vari programmi, a partire da quello dell’Amministrazione uscente, constatando, ahimè, la poca attenzione ai problemi sopra accennati. Esso si caratterizza, infatti, per interventi (o dalla assenza di interventi) nei quali l’inclusione è stata sostituita da azioni sanzionatorie a carico di chi non gode di alcun diritto, piuttosto che essere interpretata come l’aiuto a coloro che si sono visti negare tali diritti. Pensiamo, inoltre, che si sarebbe potuto fare molto di più per la “cura” delle persone fragili, deboli e vulnerabili, promuovendo una maggiore collaborazione con il terzo settore. Risorsa preziosa, questa, che ha però bisogno di non essere considerata “ruota di scorta”, bensì co-protagonista della programmazione sociosanitaria e sociale. Il principio della “solidarietà orizzontale” deve essere incarnato nella quotidianità della azione amministrativa. Tutto ciò per perseguire un obiettivo dall’enorme valore etico: nessuno deve essere tagliato fuori e nessuno essere lasciato indietro. Infine, notiamo come la partecipazione, frutto del confronto con i cittadini, sia stata la grande assente nell’azione di governo della attuale Giunta che ha preferito la pressoché assoluta autoreferenzialità”.
“In questo quadro politico abbiamo seguito con particolare interesse e piacevole sorpresa il lavoro fatto dalla Lista Civica “RinnoviAmo Forlì” in appoggio al candidato sindaco Graziano Rinaldini. Un’esperienza di partecipazione e di condivisione, nata da cittadini volenterosi e da tanti giovani. Un comune sentire, pur nella diversità delle provenienze che è sinonimo di capacità di dialogo e di sintesi. che ha prodotto un metodo e un programma che a partire della conoscenza dei problemi del territorio forlivese, fa della prossimità e dell’inclusione gli strumenti fondanti della propria proposta politica e che, da cristiani, riteniamo conforme e vicino alla nostra idea di società e di città. Principi e valori sintetizzabili nel rifiuto di ogni estremismo ideologico, nel proporre incisive azioni di cambiamento concretamente realizzabili, nel prospettare una visione del futuro di una città organica e sfidante, nel promuovere politiche intelligenti di accoglienza e integrazione, nel sapere che lo
sviluppo si conquista attraverso cooperazione e sinergie, nel fare squadra con le altre istituzioni e con le risorse della società civile. Quindi un’azione politica fortemente valoriale, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa, che, al contrario, non trova riscontro nel pensiero e nelle azioni delle maggiori forze politiche che sostengono l’amministrazione uscente. E’ una proposta caratterizzata da una visione aperta, collaborante, multidisciplinare, valoriale che pone al centro la persona umana nella sua interezza e che chiede un cambio di passo nello stile di governo, una proposta che invitiamo a leggere perché affronta la complessità tenendo conto della esigenza di costruire, come ci ricorda Lazzati, “la città dell’uomo a misura d’uomo”. In conclusione, un appello al senso civico di ogni cittadino interessato al futuro della propria
comunità: andiamo a votare”: è l’appello finale di questo gruppo di cattolici impegnati nel sociale a Forlì.