(Sesto Potere) – Bologna – 14 dicembre 2023 – L’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti dell’agenzia Dire ha proclamato due giorni di sciopero – giovedì 14 e venerdì 15 dicembre – a seguito di quella che viene definita una “grave” decisione dell’azienda di procedere nella sua decisione di licenziare 15 colleghe e colleghi.
“L’assemblea – si legge in una nota – considera l’atteggiamento dell’azienda estremamente grave, specie se inquadrato nella lunga e persistente crisi dell’agenzia Dire iniziata a settembre 2021 con l’arresto dell’ex editore e l’avvio di una stagione, durata quasi due anni, di pesanti ammortizzatori sociali con la decurtazione di fatto di quasi il 30% degli stipendi, oltre a sacrifici sul piano operativo enormi per mantenere quantità e qualità dei notiziari”.
Al fianco dei colleghi si è schierata anche la Federazione nazionale della Stampa italiana che ha chiesto al governo” di azzerare i contributi pubblici agli editori che nonostante gli aiuti decidono di tagliare i giornalisti”.
Anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha manifestato la sua solidarietà alle giornaliste ed ai giornalisti dell’agenzia Dire affermando: “Esprimo vicinanza e solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti dell’Agenzia di stampa Dire, in sciopero oggi e domani dopo la decisione dell’azienda di procedere con il licenziamento di 15 redattori. Si tratterebbe del drammatico epilogo di una vertenza nella quale, dopo oltre due anni di massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, è stata sostanzialmente ignorata la disponibilità del Comitato di redazione, della Fnsi e delle associazioni stampa a confrontarsi su una soluzione di prospettiva, a tutela dei posti di lavoro, delle professionalità e dell’attività giornalistica. Questo, alla vigilia del completamento della riforma delle Agenzie di stampa da parte del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio e dei conseguenti nuovi bandi per le testate del comparto”.
“Il nostro forte auspicio – conclude Bonaccini – è che non si proceda in maniera univoca con tagli redazionali. E come Regione ribadiamo la piena disponibilità a interloquire in ogni sede con azienda, sindacati e corpo redazionale, visto il coinvolgimento della redazione della Dire Emilia-Romagna a Bologna, da anni fra i punti di riferimento dell’informazione locale e territoriale. A maggior ragione, scriverò al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Informazione e editoria, Barachini, per sottolineare la gravità di quanto sta succedendo”.