(Sesto Potere) – Bologna – 21 ottobre 2023 – Boom di richieste per finanziare interventi ‘green’ e sismici su edifici pubblici o dove si svolgono attività pubbliche in Emilia-Romagna. Così la Regione aumenta le risorse a fondo perduto, portandole da 30 a 45 milioni di euro (+15 milioni), per finanziare 57 richieste di interventi relativi a riqualificazione energetica degli edifici, impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo ma anche interventi per il miglioramento-adeguamento sismico degli immobili.
La decisione della Giunta del presidente Stefano Bonaccini, punta a soddisfare le numerose richieste di contributo pervenute da soggetti pubblici emiliano-romagnoli quali Comuni, Province, Acer, Aziende sanitarie, Università e società partecipate (in house) degli enti locali.
Gli interventi sono finanziati dalla Regione con risorse europee del Fondo Fesr 2021-2027.
Il contributo a fondo perduto è in percentuale sull’investimento complessivo: fino al 70% per interventi di efficientamento energetico e installazione di impianti da fonte rinnovabile, per un massimo di 1,4 milioni di euro, e fino all’80% per progetti che prevedono anche interventi di miglioramento/adeguamento sismico, per un massimo di 2 milioni di euro.
L’investimento minimo è di 100mila euro. Le spese sostenute saranno ammissibili a partire dal 1^ gennaio 2023 mentre gli interventi dovranno essere conclusi entro il 28 febbraio 2025.
“Attraverso il pieno utilizzo di risorse europee, la Regione continua il suo percorso per accelerare la transizione energetica dell’intero ecosistema regionale- ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla– promuovendo al contempo misure per incrementare la sicurezza degli edifici in cui si svolgono attività pubbliche, in linea con gli obiettivi regionali previsti negli strumenti di programmazione e pianificazione di settore, nonché con gli impegni contenuti nel Patto per il Lavoro e per il Clima”.