(Sesto Potere) – Parma – 28 ottobre 2024 – Cibi a base vegetale, equilibrio nutrizionale, lievito madre, sapori classici con elementi di novità e cura estetica dei cibi. Sono i temi riguardanti il settore food che più hanno attratto l’interesse degli italiani nelle conversazioni sviluppate sui social negli ultimi dodici mesi, che consentono di fotografare la direzione verso cui si indirizzano i gusti dei consumatori.
È quanto emerso durante la presentazione dell’ultima edizione di Taste Tomorrow, da anni una delle ricerche di riferimento sull’evoluzione delle scelte dei consumatori nel settore alimentare, in particolare rispetto ai prodotti per la panificazione, la pasticceria e il cioccolato.
Taste Tomorrow è un vero e proprio ecosistema di ricerca costituito da un monitoraggio costante dei trend online, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale semantica unita ad una serie di interviste realizzate a livello nazionale e internazionale (20.000 consumatori in 50 Paesi). A commissionare lo studio che è stato presentato durante BCI Forum, tenutosi presso l’Aruba Data Center, a Ponte San Pietro (BG), Puratos Group, multinazionale belga la cui sede italiana si trova a Parma, che offre una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato.
Taste Tomorrow: cinque trend in evidenza
Grazie all’elaborazione delle informazioni raccolte, Taste Tomorrow ha evidenziato 8 macrotrend e 24 micro-trend a livello mondiale. Per il mercato Italiano sono stati presentati in maggiore dettaglio i cinque trend oggi più rilevanti per definire come stanno evolvendo i gusti dei consumatori. Il primo trend riguarda i cibi plant-based, cioè a base vegetale verso i quali l’attenzione continua a crescere. Gli italiani sono i più interessati al tema, raggiungendo la percentuale del 62% dei consumatori coinvolti dall’indagine, mentre in Europa si scende di dodici punti arrivando al 50%. La conferma che l’interesse per i cibi plant based non è un fenomeno passeggero o puramente locale arriva dall’analisi complessiva che include i 50 Paesi coinvolti nello studio. In questo caso, infatti, emerge che il tema è di grande interesse per il 56% delle persone. La motivazione che spinge ad andare in questa direzione è molto nitida: i prodotti a base vegetale sono scelti perché fanno meglio alla salute e hanno un minore impatto sull’ambiente. Inoltre si pensa che siano più naturali.
Il secondo trend la cui crescita risulta molto rilevante riguarda la nutrizione bilanciata. Anche in questo caso gli italiani dimostrano una particolare sensibilità per l’argomento e si collocano ai vertici di questa classifica. Il 76% preferisce opzioni alimentari in cui l’apporto nutrizionale sia equilibrato, mentre a livello continentale la percentuale si ferma al 60%. in questo ambito le ricerche in rete registrano una crescita del 100% per i biscotti proteici, del 46% per il pane integrale e del 44% per i dolci dietetici. Interessante è vedere come il tema si riflette sulla lettura delle etichette: nel nostro Paese l’attenzione si concentra prima di tutto sulla presenza percentuale di grassi, quindi sull’apporto calorico e, infine, sulla quantità di zuccheri.
Continua a essere un argomento evergreen, soprattutto in Italia, il lievito madre. Ben l’84% dei consumatori italiani (66% in Europa) considera il pane con pasta madre più salutare. E non solo; tutte le ricerche su questo ingrediente così di tendenza dicono che la ragione del mantenimento e addirittura la crescita di questo trend risiede nel fatto che supporta tante tendenze sottostanti: prodotti più gustosi, immagine artigianale, aspetto eccellente, e appunto salubrità.
Il quarto trend messo in evidenza dall’ultima edizione di Taste Tomorrow riguarda l’evoluzione dei gusti verso la contaminazione tra sapori classici e nuovi. Pur a fronte di elementi di discontinuità, il lavoro svolto da Puratos mette in evidenza che i grandi classici non perdono il loro appeal. I consumatori, pur risultando sempre più vasto il numero di persone che cerca qualcosa di nuovo, si aspettano anche un elemento di famigliarità (79% degli italiani). Stessa percentuale, 79%, per quanti desiderano provare gusti tipici di altri Paesi.
Cresce anche l’attenzione per le texture e la consistenza dei dolci. Sempre più spesso si propongono soluzioni in cui prevale la contaminazione e così si va alla ricerca di texture chewy, vale a dire gommose, come nel caso dei mochi, i dolcetti tradizionali giapponesi di Capodanno, per arrivare ai dolci ibridi, prodotti in cui il croccante si unisce al morbido creando un mash-up come nel caso del crookie, un croissant dall’esterno friabile farcito con un impasto morbido di biscotto.
Da sottolineare infine lo stretto legame tra la texture e l’aspetto del cibo, l’estetica: anche in questo caso gi italiani cercano con molta più frequenza degli stranieri dolci, e più in generale prodotti da forno, che siano anche belli da vedere, instagrammabili.
La quinta ed ultima tendenza tra quelle in forte crescita riguarda l’ulteriore incremento dell’interesse per i cibi fermentati che, nel 55% dei casi, i consumatori italiani considerano più salutari; inoltre il 58% delle persone interessate sottolinea che la fermentazione aumenta il gusto degli alimenti. Con riferimento ai singoli prodotti le ricerche dei navigatori del web hanno riguardato prevalentemente lo yogurt greco, il kefir, il miso, un insaporitore che deriva dalla fermentazione della soia gialla insieme a un cerale, il tempeh, anch’esso ricavato dai semi di soia gialla e il kombucha, bevanda fermentata a base di the zuccherato.
Il focus: la dieta flexitariana
Grazie alla relazione di Federica Galli, Health & Well-Being R&D Manager di Puratos Group, è stato ulteriormente approfondito un tema su cui l’interesse dei consumatori risulta in deciso incremento. Si tratta della dieta flexitariana, neologismo formato dalla combinazione delle parole “Flexible” e “Vegetarian”, con cui si indica una dieta flessibile, di ispirazione vegetariana ma che, pur privilegiando il consumo di alimenti vegetali, non esclude carne e pesce, sia pure consumati con moderazione.
Oggi si può parlare di una vera e propria nuova era, ha evidenziato Federica Galli. In passato, gli alimenti che oggi definiamo plant based (= preparati solo con ingredienti vegetali) erano consumati quasi solo esclusivamente dal 4% della popolazione mondiale, i vegani. Oggi ben il 40% della popolazione mondiale segue un’alimentazione sempre più basata su prodotti di derivazione vegetale; queste persone, a pieno titolo, si possono chiamare flexitariane. Prima del 2010 la dieta plant-based si seguiva per ridurre lo sfruttamento degli animali, successivamente a questo fattore, che comunque resta centrale, si sono aggiunti i benefici per la salute dell’uomo. Guardando poi al futuro, appare sempre più evidente il collegamento della dieta flexitariana con la sostenibilità: il 75% del campione segue questo tipo di alimentazione perché considera una priorità il benessere degli animali, il 65% perché ha effetti positivi sull’ambiente e, infine, il 64% perché considera più sana una dieta a base prevalentemente vegetale.
Taste Tomorrow: una bussola nel settore food, unica nel suo genere
Taste Tomorrow offre una visione unica e dettagliata su come si evolverà il cibo nel prossimo futuro, attraverso la conoscenza dei comportamenti, degli atteggiamenti e delle scelte di oltre 20.000 consumatori ed esperti globali e locali in più di 50 Paesi.
In questo modo, cerca di offrire un’anteprima del futuro seguendo l’evoluzione delle tendenze e svelandone di nuove nei settori della panificazione, pasticceria e cioccolateria. Questi risultati sono integrati da una rete di cui fanno parte i feedback di ricercatori e università per offrire nuove informazioni su salute, convenienza, esperienza digitale con l’obiettivo di guidare l’innovazione nel settore. Fornendo l’accesso a informazioni complete e monitorando il polso dei consumatori globali e locali, Taste Tomorrow consente ai professionisti del settore di anticipare i desideri di domani. Alimenta l’innovazione, promuove pratiche sostenibili e consente la creazione di esperienze uniche. Taste Tomorrow è fonte di ispirazione per le e aziende aiutandole a rimanere competitive e connesse al mondo del gusto che è in continua evoluzione.
PURATOS IN ITALIA
Puratos Italia è parte integrante di Puratos un gruppo internazionale che offre una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato. I suoi clienti sono artigiani, industrie, retail e QSR in oltre 130 Paesi in tutto il mondo. La sede centrale si trova a Bruxelles, in Belgio, dove l’azienda è stata fondata nel 1919.
Puratos in Italia è attiva dal 2000. La sede direzionale e amministrativa è a Parma, nel cuore della Food Valley. L’attività produttiva si svolge presso tre differenti stabilimenti: a Ceparana, in provincia di La Spezia, dove si produce principalmente lievito madre italiano, a Viadana (Mantova) specializzato in prodotti a lunga conservazione, UHT, come panne vegetali e a Pozzolengo (Brescia) con la produzione di farciture e confetture di frutta, in prevalenza di origine italiana. Dalla sua nascita in Italia l’azienda ha registrato un costante aumento del fatturato passando da poco più di 10 milioni di euro nel 2002 a oltre 124 milioni di euro nel 2023; il numero di dipendenti negli ultimi dieci anni è aumentato di otto volte arrivando a 253 persone.
Distribuiti strategicamente sul territorio, a Parma, Bolzano, Torino, Bari, Cuneo, Mantova, Verona, Trento e, di recente, a Milano, sono attivi nove Innovation Center: laboratori completamente attrezzati in cui l’azienda offre ai propri clienti formazione, mettendo a loro completa disposizione le competenze dei propri specialisti. Presso gli Innovation Center opera un team dedicato alla Ricerca e Sviluppo composto da 10 persone; a loro si affiancano 10 Technical Advisor, consulenti tecnici di panificazione e pasticceria altamente specializzati.
Puratos Italia è impegnata nella promozione della cultura della panificazione e della pasticceria, con un’attenzione particolare al coinvolgimento di giovani talenti. Tra le iniziative di questo tipo il “Belcolade Award”: concorso, interamente dedicato al cioccolato a marchio Belcolade, rivolto a professionisti under 30 del settore con il coinvolgimento di una giuria di pasticceri di fama internazionale. L’azienda ha aderito anche a “Imprese Aperte”: nato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e promosso dall’associazione “Parma, io ci sto!” e da Unione Parmense degli Industriali, il progetto offre l’opportunità ai cittadini di Parma di far visita ai laboratori dell’Innovation Center di Puratos Italia e di conoscere le varie fasi di panificazione e di lavorazione del cioccolato.