(Sesto Potere) – Forlì, 27 ottobre. Il Comune di Faenza ha deliberato nei giorni scorsi le modalità di erogazione dei contributi derivanti dalle donazioni non vincolate ricevute in seguito all’alluvione di maggio.
“Nella nota diffusa dal Comune di Faenza si legge che il contributo verrà erogato una tantum ai cittadini in possesso di attestazione ISEE non superiore a 24 mila €. Non solo” – spiega il capogruppo della Lega a Forlì, Massimiliano Pompignoli. “Oltre a copiare, al ribasso, la soglia dei 25 mila € tanto contestata al sindaco Zattini dal Partito Democratico e dalla costola sindacale della CGIL, il Comune di Faenza, a guida PD, ha preso come punto di riferimento per l’individuazione dei beneficiari gli stessi criteri già approvati dal Comune di Forlì. Con la differenza che i cittadini alluvionati di Faenza per poter richiedere il contributo dovranno compilare un modulo online a cui accedere con SPID o CIE. Una modalità certamente non semplice ed immediata per gli anziani e le persone più fragili, che nella maggior parte dei casi non dispongono di questo strumento digitale.”
A Cesena, invece, i 1.149.832,02 euro finora pervenuti nel conto corrente del Comune sotto forma di erogazioni liberali, sono stati utilizzati in parte per anticipare CIS o CAS, rimborsare le rette dei Centri Estivi per le famiglie alluvionate o garantire Ristori alle associazioni di volontariato che hanno operato e operano a favore della popolazione colpita.
“L’anticipo dei CIS o CAS è un’evidente partita di giro, perché queste sono risorse garantite dal Governo e dalle prime ordinanze della Protezione Civile. Sono fondi che torneranno comunque nelle casse del Comune di Cesena. Per quanto riguarda i centri estivi, spiace sottolineare come il Comune di Forlì, – aggiunge Massimiliano Pompignoli- a differenza di quello di Cesena, abbia responsabilmente deciso di utilizzare oltre 50 mila euro di fondi propri per garantirne la frequenza ai bambini alluvionati, senza intaccare il fondo donazioni. Lattuca ha invece deciso di dirottare parte del fondo donazioni a uno strumento che avrebbe dovuto finanziare ‘lui stesso’, con risorse del Comune. Lo stesso ragionamento vale per le associazioni di volontariato, che certamente vanno ringraziate e sostenute per il loro operato ma non con soldi destinati agli alluvionati; la sinistra forlivese ha più volte ribadito il principio secondo cui le donazioni vanno destinate agli alluvionati, non a terzi. Non mi pare che tutto questo valga per Cesena, dove governa il PD e dove non c’è stata alcuna discussione sul modulo per la ripartizione delle donazioni agli alluvionati semplicemente perché questo strumento di distribuzione delle risorse non è nemmeno stato preso in considerazione.”: conclude il capogruppo della Lega a Forlì.