(Sesto Potere) – Lugo – 17 giugno 2025 – Un importante gesto di solidarietà è stato compiuto oggi, martedì 17 giugno, a favore delle pazienti oncologiche del Day Hospital Oncologico dell’ospedale “Umberto I” di Lugo. L’Associazione Donne Protette, insieme a numerose altre realtà del territorio lughese, ha donato un Paxman Scalp Coolers, un dispositivo medico innovativo che aiuta a prevenire la caduta dei capelli durante i trattamenti chemioterapici.
La cerimonia di ringraziamento si è svolta alla presenza della direzione medica di presidio, rappresentata da Francesca Scognamiglio e da Alessandro Vaiti, del direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’ambito di Ravenna, Stefano Tamberi, del responsabile della Struttura Semplice di Oncologia di Lugo, Claudio Dazzi, della presidente dell’Associazione Donne Protette, Laura Poletti, del Presidente di ICEL, Mirco Lacchini, della Presidente di Cooperativa Sociale San Vitale, Romina Maresi, dell’Assessora all’Associazionismo del Comune di Lugo, Federica Lolli, e della Sindaca di Lugo, Elena Zannoni, oltre che dei rappresentanti di tutte le realtà territoriali che hanno contribuito, direttamente o attraverso la partecipazione alla “camminata rosa” del 28 aprile scorso, all’acquisto dell’apparecchio.
Il Paxman Scalp Coolers è un dispositivo che riduce il rischio di alopecia, una delle conseguenze più temute dei trattamenti oncologici. Grazie al raffreddamento del cuoio capelluto durante la chemioterapia, il dispositivo agisce rallentando la caduta dei capelli, offrendo alle pazienti un sostegno piscologico importante durante una fase così delicata della loro vita.
Ogni dispositivo serve due cuffie, permettendo di servire sue pazienti contemporaneamente. Le cuffie vengono applicate secondo una tempistica che dipende dal trattamento somministrato.
Il Direttore di UOC Oncologia dell’ambito di Ravenna, Stefano Tamberi, ha dichiarato: “Grazie a questa generosa donazione il Day Hospital Oncologico di Lugo si dota del secondo Paxman, uno strumento ormai presente in tutte le sedi dell’Oncologia dell’ambito territoriale di Ravenna, che permette di dare risposta in tempi e modalità corretti a tutte le pazienti in cui il trattamento medico può indurre la caduta dei capelli. Avere due Paxman in ogni sede del territorio ravennate ha reso l’Oncologia di Ravenna la principale sede d’uso di tale strumento, segnale della grande attenzione ai bisogni e alla qualità di vita delle pazienti oncologiche. In questi anni sono state trattate centinaia di pazienti e dalle analisi effettuate vi è una corrispondenza con i dati della letteratura scientifica, che hanno posto questo presidio nelle linee guida per il trattamento dell’alopecia. Il secondo apparecchio permetterà quindi di fornire, in tempi congrui, l’inizio del trattamento insieme con il Paxman”.
Il responsabile della SS Oncologia di Lugo, Claudio Dazzi, ha aggiunto: “L’alopecia non può essere considerata solo un effetto avverso dei trattamenti. Per molte donne perdere i capelli aggiunge ansia e sofferenza all’angoscia per la diagnosi e per le terapie che dovranno affrontare, con un impatto significativo sui rapporti sociali. Abbiamo inaugurato il primo dispositivo Paxman nel febbraio 2018 e da allora ne hanno beneficiato più di 400 pazienti e oltre il 60% non ha avuto necessità di acquistare una parrucca. 240 pazienti, molte di loro giovani donne, alcune giovanissime, hanno potuto affrontare e terminare il trattamento mantenendo durante il percorso la dignità e il sorriso”.
La presidente dell’Associazione Donne Protette, Laura Poletti, ha sottolineato l’importanza di sostenere le pazienti oncologiche in ogni fase del loro percorso terapeutico: “L’idea della raccolta fondi per l’acquisto del casco Paxman è nata per implementare, con una seconda postazione, il dispositivo già presente nel reparto Day Hospital Oncologico dell’ospedale di Lugo, dando così la possibilità di utilizzarlo a più pazienti. Questo dispositivo rappresenta un piccolo ma significativo passo per migliorare la qualità della vita delle donne che affrontano il cancro. Vogliamo che ogni paziente senta il nostro supporto e sappia che non è sola in questa battaglia”.
Infine, la Sindaca di Lugo, Elena Zannoni, ha concluso: “La qualità della vita è un elemento di cui questo territorio si fa realmente carico, e si riflette non solo nell’adeguatezza e universalità delle cure ma anche nel benessere psicologico del paziente. La comunità lughese interviene concretamente nel contribuire alla qualità della vita, dimostrando ogni giorno la socialità e la solidarietà che la contraddistingue. Grazie a tutti per quello che fate ogni giorno”.