(Sesto Potere) – Piacenza – 24 luglio 2024 – I funzionari del Reparto Antifrode dell’ufficio delle Dogane di Piacenza, nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale e alle esportazioni irregolari, hanno eseguito un intervento specifico nei confronti di una ditta operante nel settore delle esportazioni di veicoli e attrezzature per uso agricolo e stradale.
Grazie alla collaborazione con l’autorità doganale della Macedonia del Nord e l’incrocio di dati delle banche dati in uso, è stato individuato un imprenditore con sede a Piacenza e precedenti giudiziari per traffico di stupefacenti e reati contro la fede pubblica, sospettato di violazioni
doganali, tributarie ed amministrative.
I controlli hanno rivelato che il soggetto non ha mai presentato dichiarazioni fiscali né tenuto una contabilità regolare, risultando sconosciuto al fisco.
Nei soli due anni di anni d’imposta 2022 e 2023, è stata contestata una base imponibile di oltre 120 mila euro e IVA non versata per oltre 32 mila euro, oltre alle imposte sui redditi e le relative sanzioni superiori a 50 mila euro.
L’imprenditore non disponeva di una sede operativa o legale, non era titolare di una casella di posta certificata obbligatoria e non aveva effettuato la dovuta segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Comune di Piacenza. Per tale ragione è stata elevata anche una sanzione amministrativa pari a 5.164 euro.
Infine, in ambito doganale, è stato accertato che l’esportatore non possedeva documenti giustificativi sull’origine preferenziale delle merci dichiarata in fattura, necessari per far beneficiare il cliente macedone dell’esenzione dai dazi.