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Distretto biomedicale di Modena, missione in Camerun con i dispositivi Eurosets per interventi su 21 bambini

(Sesto Potere) – Medolla (Mo), 27 marzo 2024 – “Contribuire ad alleviare le sofferenze di piccoli pazienti, soprattutto in zone del mondo meno fortunate, è un piccolo gesto in linea con la nostra missione aziendale, ovvero aiutare le persone affinché possano tornare a fare le cose che più amano. Siamo lieti di aver nuovamente potuto sostenere il progetto Cuori Ribelli”, ha dichiarato Antonio Petralia, Vicepresidente esecutivo e Amministratore Delegato di Eurosets.

Eurosets, azienda del distretto biomedicale dei comuni dell’area nord di Modena, torna infatti a parlare di solidarietà, grazie al progetto “Cuori Ribelli” della Onlus “Una Voce per Padre Pio”, attiva nel portare assistenza sanitaria in Paesi in via di sviluppo https://www.unavoceperpadrepio.com/.

L’azienda del distretto biomedicale di Medolla (MO) ha donato diversi dispositivi per il supporto al bypass cardiopolmonare, tra cui ossigenatori “Trilly” – dispositivo specifico per i pazienti in età pediatrica – e circuiti per la circolazione extracorporea, fondamentali per supportare le funzioni di cuore e polmoni e per effettuare interventi di cardiochirurgia. 

La missione, che si è svolta dal 13 al 23 marzo presso l’Hopital General de Yaoundé, capitale del Camerun, ha permesso di intervenire con successo su 21 bambini affetti da patologie cardiache congenite, tra cui difetti interventricolari, tetralogia di Fallot, canale atrioventricolare completo.

“Purtroppo in Paesi come il Camerun non è ancora attiva una diagnosi puntuale delle patologie cardiache post-natalità. Pensiamo ad esempio alla tetralogia di Fallot che in Italia viene diagnosticata a 4 mesi, mentre qui troviamo bambini di 9 anni che ne sono affetti – racconta il dott. Salvatore Agati, Direttore Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo Bambino Gesù Taormina, a capo del team chirurgico per questa missione –. Qui la diagnosi avviene quindi in presenza di sintomi quali la crescita rallentata e l’affaticamento allo sforzo, quando la patologia è già fase conclamata. I bambini con queste malattie rischiano di non vedere il futuro anche a causa di banali influenze se non vengono trattati al più presto. Ma per fortuna abbiamo la capacità di portare indietro l’orologio e di sperare in una guarigione completa anche se interveniamo in fase di compenso della malattia”.

Dopo una prima fase di screening di 30 bambini con sospetta cardiopatia congenita, a cura del team medico camerunense, sono stati individuati pazienti da trattare in una fascia d’età compresa tra l’anno e i 16 anni.

“Nel 2024 sono stati operati ben 45 bambini! Questa è la prima missione del 2025 e speriamo ne seguiranno molte altre grazie al sostegno e alla generosità di aziende come Eurosets. Ormai da anni puntiamo anche alla formazione del personale locale con l’obiettivo di renderli completamente autonomi anche su interventi più complessi e, con grande orgoglio, possiamo affermare che il Camerun sta diventando sempre più un hub di cardiochirurgia pediatrica nell’Africa Centrale, un riferimento anche per i paesi limitrofi. Questa missione ha segnato la storia del Paese registrando un record, un miracolo direi, 21 pazienti operati in soli 5 giorni e mezzo. Questo straordinario avvenimento rimarca il fatto che con la collaborazione e la cooperazione possiamo fare la differenza e realizzare progetti “di vita” come questo”, dichiara Vincenzo Palumbo, Presidente e Fondatore di “Una voce per Padre Pio”.

Il programma “Cuori Ribelli” della Onlus “Una Voce per Padre Pio” ha lo scopo di offrire accesso a cure specialistiche gratuite a bambini malati e vulnerabili, che vivono in condizioni socio-economiche disagiate, in Paesi con reddito pro-capite molto basso ma in cui la sanità è spesso solo a pagamento. Il progetto coinvolge Paesi africani subsahariani (Senegal, Costa D’Avorio, Burkina Faso, Benin, Camerun, Kenya), e prevede visite periodiche di screening e follow-up cardiologico e, laddove possibile, interventi di cardiochirurgia. In questi Paesi infatti la cardiopatia congenita è una causa importante di mortalità in età pediatrica.