sabato, Settembre 7, 2024
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Direttiva Bolkestein e concessioni balneari, Fiba e Sib insoddisfatti del decreto del governo

(Sesto Potere) – Roma – 7 settembre 2024 – “Il provvedimento legislativo adottato ieri dal Consiglio dei Ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti certamente non soddisfa i balneari italiani perché prevede la messa a gara delle loro aziende”: E’ quanto si legge nella nota congiunta dei presidenti Maurizio Rustignoli (nella foto) di Fiba Confesercenti e Antonio Capacchione (nella foto a lato) di Sib Confcommercio a commento del decreto del governo che prevede l’estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, e a seguire l’obbligo di avviare le gare.

“Altre erano le aspettative ingenerate dalle dichiarazioni degli esponenti dell’attuale Governo sulla esclusione del settore dall’applicazione della cd Direttiva Bolkestein. Riuniremo gli Organismi dirigenti delle nostre Organizzazioni per una valutazione del provvedimento legislativo e per decidere le iniziative sindacali conseguenti”: aggiungono i due esponenti di Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio.

“Per intanto registriamo, con profondo rammarico, che il provvedimento non ha visto il coinvolgimento non solo della categoria ma anche e soprattutto degli Enti concedenti (Regioni e Comuni) che esercitano da decenni le funzioni amministrative in materia. Riteniamo che sia interesse di tutti, non solo dei balneari, una riforma organica della materia che salvaguardi le aziende turistiche attualmente operanti frutto del lavoro e dei sacrifici di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il Mondo ci invidia. Così come riteniamo sia interesse di tutti che questa questione non sia oggetto di strumentalizzazioni politiche ma di un serio e obbiettivo dibattito pubblico”: aggiungono Maurizio Rustignoli e Antonio Capacchione.

“È comunque certo che continueremo a batterci, con forza e determinazione, a tutela dei diritti riconosciuti anche dal diritto europeo degli operatori attualmente operanti e per evitare che sia distrutto o snaturato il modello di balneazione attrezzata italiana fondato prevalentemente sul lavoro dei concessionari. Nell’interesse non solo dei concessionari ma del Paese”: concludono i due presidenti di Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio.