(Sesto Potere) – Bologna – 7 maggio 2024 – Le nuove tecnologie per fare memoria e non dimenticare, scongiurando il rischio dell’indifferenza e fornendo ai cittadini, soprattutto ai più giovani, tutti gli strumenti per conoscere alcune delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese: come la strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, l’attentato al treno Italicus di sei anni prima e i delitti commessi dalla banda della Uno Bianca tra il 1987 e il 1994.
La Regione Emilia-Romagna rinnova l’accordo di collaborazione con l’Archivio di Stato di Bologna per la digitalizzazione dei fascicoli processuali riguardanti i fatti di strage, terrorismo ed eversione giudicati dalla Corte d’Assise di Bologna.
Ad oggi è stato digitalizzato, e quindi reso consultabile, oltre un milione di pagine dei fascicoli processuali: 765.061 relative al terrorismo e 238.580 relative ai crimini compiuti dalla banda della Uno Bianca.
Con il rinnovo dell’accordo prosegue l’impegno della Regione che permette, anche grazie alle associazioni dei familiari, ai centri di documentazione e ai volontari Auser (Autogestione dei servizi per la solidarietà), di rendere disponibile a tutti i cittadini, a partire dagli studiosi e dai familiari delle vittime, un patrimonio documentale dall’indiscusso interesse e valore sociale per conoscere la nostra storia recente.
L’accordo, che ha validità quinquennale, pone le basi per nuovi progetti di riordino, descrizione, digitalizzazione e conservazione dei fascicoli per l’attività giudiziaria e di ricerca storica, ma soprattutto intende continuare l’attività di conservazione e manutenzione del sistema di consultazione cogliendo le opportunità di ulteriori eventuali aggiornamenti e perfezionamenti.
La Regione, ad esempio, mette a disposizione un’applicazione web che consente la consultazione dei fascicoli nelle postazioni informatiche dell’Archivio di Stato.
Si tratta di una collaborazione che si consolida.
La collaborazione tra Regione Emilia-Romagna ed Archivio di Stato di Bologna, con il fondamentale sostegno del Tribunale felsineo, risale al 2011 e ha già portato al versamento e alla digitalizzazione dei fascicoli sui fatti di terrorismo, eversione e stragismo giudicati dalla Corte d’Assise di Bologna a partire dal 1971, tra cui, in particolare, la strage del 2 agosto 1980, l’attentato al treno Italicus del 1974 e i delitti commessi dalla banda della Uno Bianca tra il 1987 e il 1994.