mercoledì, Luglio 23, 2025
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Dazi Usa dal 1° agosto: Emilia-Romagna tra i territori più esposti,rischi per 1,6 miliardi di euro

(Sesto Potere) – Bologna – 23 luglio 2025 – La Casa Bianca ha prorogato al 1° agosto l’applicazione delle tariffe reciproche annunciate il 9 aprile e in scadenza il 9 luglio, ampliando così i tempi per la trattativa anche con l’Unione europea.

La preoccupazione nel nostro Paese è duplice, nel caso non si dovesse trovare un accordo, perché i dazi peseranno sia sull’export diretto negli Stati Uniti, sia con un effetto indiretto dato da una minore domanda di made in Italy da parte di paesi che esportano prodotti negli Stati Uniti e utilizzano come input semilavorati e macchinari prodotti in Italia.

Persiste quindi un clima di incertezza che pesa sul trend del 2025. Nei primi tre mesi dell’anno – ultimi dati disponibili – l’export manifatturiero verso gli Stati Uniti segna una flessione del 2,7% in Emilia-Romagna, combinazione di un forte aumento, pari al +23,7%, nel settore auto che rappresenta un terzo delle esportazioni (il 34,3%) concentrate sulle province di Modena e Bologna, a fronte di una riduzione del 12,5% nei restanti settori della manifattura.

Tra le 28 principali province italiane che esportano sul mercato statunitense, come evidenziato all’interno del 34° report congiunturale di Confartigianato, sono in territorio positivo Bologna, con un incremento delle esportazioni del +10,8% nel I trimestre 2025 (+7,0% al netto di Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi) e Modena, con un incremento del +9,6% (-14,0% al netto di Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi). Al contrario troviamo in territorio negativo con cali a doppia cifra Reggio Emilia (-13,0%) e Parma (-13,4%).

Nel dettaglio dei settori di MPI – i comparti di alimentare, moda, legno e arredo, prodotti in metallo e altre manifatture (che comprendono Strumenti e forniture mediche e dentistiche) in cui le micro e piccole imprese determinano oltre il 60% dell’occupazione – l’export nel 2025 (ultimi 12 mesi a marzo) vale 1.636 milioni di euro in Emilia-Romagna, pari allo 0,9% del PIL, rientrando tra le 8 regioni con un grado di esposizione superiore alla media nel mercato USA nei settori di MPI.

Tra i settori di MPI oltre metà dell’export emiliano-romagnolo verso gli USA è di alimentare (il 52,9%), a cui segue il comparto moda (21,5%).

Nel primo trimestre 2025 – spiega sempre l’Osservatorio MPI Confartigianato Imprese Emilia-Romagna – la crescita dell’11,1% è data dal trend positivo dell’alimentare (+14,0%) e della moda (+28,5%), tiene l’export delle altre manifatture (+12,6%), che comprendono Strumenti e forniture mediche e dentistiche, mentre cala l’export dei prodotti in metallo (-20,3%).

Tra le prime 20 province italiane più esposte sui mercati statunitensi nei settori di MPI si posiziona all’undicesimo posto Parma con 336 milioni pari al 1,7% del PIL, con un maggiore export per alimentare (94,2% dell’export di MPI), in crescita del 14,4% nel I trimestre, mentre al diciannovesimo posto troviamo Modena con 409 milioni pari al 1,3% del PIL, con un maggiore export per alimentare (68%), in crescita del 5,1%, e l’export di altre manifatture, prevalentemente Strumenti e forniture mediche e dentistiche (18,7%), in calo del 15,6%.