(Sesto Potere) – Cesena – 28 luglio 2025 – Nelle ore in cui Donald Trump e Ursula von der Leyen hanno raggiunto un’intesa sui dazi applicati in Usa per l’accesso dei prodotti europei ad un’ aliquota unica tariffaria del 15%, rispetto a una media precedente del 4,8%, Confartigianato punta l’attenzione sui riflessi che questo accordo avrà su alcuni comparti produttivi del Made in Italy.
Il maggior costo delle esportazioni europee ed italiane negli Stati Uniti si riverbererà anche sul sistema delle imprese del settore del legno arredo anche del nostro territorio cesenate e provinciale.
“Rischiando di frenare un comparto che manifesta alcuni segnali positivi, in controtendenza rispetto alla crisi della manifattura in corso”: spiega Confartigianato.
L’analisi congiunturale del settore è proposta nel report di Confartigianato ‘Tendenze del legno arredo nell’estate 2025’.
“Nel Cesenate operano decine di imprese del settore preoccupate per la possibile introduzione dei dazi – afferma il Gruppo di Presidenza Confartiginaato cesenate composto da Daniela Pedduzza, Stefano Soldati e Fulvia Fabbri (nella foto) – L’Italia è il primo paese dell’Ue per export di legno e mobili negli Stati Uniti, mercato che vale 1.790 milioni di euro nel 2024, Inoltre, gli USA sono il secondo mercato per il made in Italy di legno e mobili dopo la Francia nei primi 4 mesi del 2025 registrano una crescita di vendite pari all’1,6%, in controtendenza rispetto al -0,9% delle vendite italiane di questi prodotti sui mercati esteri. Pesano anche delle difficoltà dell’economia della Germania, il terzo cliente”.
“L’impatto dei dazi sul commercio estero – aggiunge ancora Confartigianato Cesenate – potrebbe frenare un settore che mostra alcuni segnali positivi nel contesto della crisi della manifattura. Nei primi cinque mesi del 2025 la produzione registra un aumento del 5,2% per i mobili e del +1,8% per il legno, in controtendenza rispetto al calo di 2,1% del manifatturiero nel nostro Paese e rispetto agli omologhi di settore in Germania e Francia”.
“Anche le attese sugli ordini – prosegue il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesenate – sono in positivo con un saldo di +7,7 per i mobili e di +2,9 per il legno a fronte del +1,1 della media della manifattura. Il settore contribuisce anche al buon andamento del mercato del lavoro: nel primo trimestre del 2025 l’occupazione, in media annua, segna una crescita +3,2%. Inoltre, sono particolarmente vivaci le previsioni sulle entrate di lavoratori che nel trimestre luglio-settembre 2025 segnano una crescita del 9,4% su base annua che è la seconda più intensa tra i settori del manifatturiero esteso che in media registra il +2,2%. Gli addetti delle imprese attive sono 220mila, di cui 87mila addetti nell’artigianato, pari al 39,7% del totale del settore”.