(Sesto Potere) – Cesena – 7 aprile 2025 – Confartigianato ha calcolato che le nuove tariffe Usa potrebbero far calare di oltre 11 miliardi le nostre esportazioni verso gli Stati Uniti che oggi valgono 64,8 miliardi di euro.
Al primo posto per la maggiore quota delle nostre esportazioni negli Usa vi è la Lombardia con 13.510 milioni di euro (20,5% del totale nazionale), seguita da Emilia-Romagna con 10.754 milioni (16,3%),
I dazi statunitensi al 25% sulle automobili, colpiscono in particolare le imprese dell’Emilia-Romagna, regione in cui si concentra il 67,1% del totale dell’export italiano di autoveicoli e componenti per auto negli Stati Uniti.
“La politica dei dazi – sottolinea il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – non paga per nessuno. Le sfide commerciali si vincono garantendo la libera circolazione delle merci. Vanno sostenuti i processi di negoziazione in ambito europeo per evitare una escalation della guerra commerciale, mettendo in gioco gli acquisti dagli Usa di energia, di prodotti per la difesa e di servizi digitali. E le nostre imprese devono intensificare gli sforzi per assicurare l’alta qualità della manifattura made in Italy, arma vincente e distintiva che i mercati sanno riconoscere ed apprezzare’”.
Secondo Confartigianato, infatti, nel 2024 i settori a maggiore presenza di micro e piccole imprese (alimentari, moda, mobili, legno, metalli, gioielleria ed occhialeria) hanno totalizzato esportazioni per 176,1 miliardi di euro. Un valore in crescita del 3% rispetto al 2023 e in controtendenza rispetto alla diminuzione dello 0,5% del totale del nostro export manifatturiero. Le vendite all’estero delle Pmi italiane stanno crescendo in paesi meno convenzionali ma sempre più interessati ai nostri prodotti. In sette aree extra-comunitarie, tra cui spiccano Turchia, America Latina, Emirati Arabi Uniti, Asean, Nord Africa, Africa Subsahariana e Arabia Saudita, i nostri piccoli imprenditori nel 2024 hanno venduto prodotti per 23,4 miliardi di euro, con una crescita del 31,1% rispetto al 2023.