(Sesto Potere) – Roma- 6 agosto 2025 – “Un livello dei dazi al 15% provocherà effetti comunque molto pesanti sull’export italiano che vanno a sommarsi all’apprezzamento degli ultimi mesi dell’euro sul dollaro di quasi il 15%”. È quanto afferma CNA giudicando “non soddisfacente” l’intesa raggiunta tra l’amministrazione degli Stati Uniti e la Commissione UE che prevede l’applicazione delle nuove tariffe a partire da domani 7 agosto, con l’applicazione dei dazi al 15% per i beni originari dall’Unione Europea verso il mercato Usa.
L’Italia è uno dei principali esportatori negli Stati Uniti e quindi qualsiasi innalzamento dei dazi avrebbe riflessi molto negativi, in particolare sul sistema delle piccole imprese: ricorda la CNA.
Ai 67 miliardi di euro di vendite dirette, occorre sommare circa 40 miliardi di flussi indiretti che in larga parte sono beni intermedi nei settori della meccanica e della moda dove è prevalente la presenza delle piccole imprese, due settori industriali più esposti ai dazi.
“Si scrive 15 ma si legge 30% – commenta il Presidente della CNA Dario Costantini (nella foto) – ed è una tassa ingiusta e sproporzionata che penalizza il Made in Italy ma avrà riflessi negativi anche sull’economia americana. Sono necessari sostegni e compensazioni e ci attendiamo a breve la riattivazione del tavolo sull’export a Palazzo Chigi per un confronto su strumenti e criteri per mettere a disposizione del sistema delle imprese i 25 miliardi assicurati dal governo”.
Costantini, 46 anni, è amministratore delegato e socio della Costantini srl con sede a Piacenza, impresa che opera nel settore del condizionamento, ventilazione e gestione degli impianti tecnologici. È stato presidente di CNA Piacenza dal giugno 2007 al luglio 2017 quando è stato eletto presidente di CNA Emilia Romagna, ruolo in cui è stato riconfermato nel luglio scorso.