(Sesto Potere) – Bologna – 4 giugno 2024 – A “lezione” da Cna per conoscere l’eccellenza del sistema “artigianato e piccola e media impresa” italiana. Una delegazione della Corea del Sud, nei giorni scorsi, nella sede Cna, ha incontrato il Presidente Cna Bologna Antonio Gramuglia e il Direttore Cna Bologna Claudio Pazzaglia: oltre una ventina i componenti della delegazione, guidata da quattro sindaci delle città sudcoreane di Anyang, Goseong, Ulsan e di una municipalità di Seul.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Hope Institute, istituzione coreana la cui finalità è quella di conoscere realtà economiche in tutte le parti del mondo ed essere così di supporto al Governo coreano per sviluppare politiche economiche che possano sostenere le piccole imprese della Corea.
“È stato un incontro piacevole ed interessante – ha commentato Antonio Gramuglia – abbiamo riscontrato un grande interesse quando abbiamo spiegato l’azione di sostegno di Cna verso le imprese. Abbiamo scoperto che abbiamo molte cose in comune con la Corea e gli stessi problemi: il ricambio generazionale che è faticoso in Corea come in Italia, la difficoltà a reperire manodopera specializzata per le aziende di più piccola dimensione”.
“Uno scambio di informazioni sicuramente importante – hanno confermato i quattro sindaci coreani – sapevamo che a Bologna le attività di associazioni come Cna sono molto efficaci per sostenere le piccole imprese e oggi ne abbiamo avuto conferma. Ci ha molto colpito la quantità di professionisti che lavorano in Cna, le loro competenze e l’offerta completa di servizi che Cna è in grado di dare alle imprese. Come vediamo l’Italia dalla Corea? Una nazione molto forte nella moda, nel food, nella metalmeccanica”.
“E anche nel gioco del calcio” hanno aggiunto.
“Nell’incontro Cna ha spiegato come funzionano le associazioni di categoria, la loro capacità di erogare servizi e di rappresentare e tutelare le imprese sui tavoli nazionali e locali con Governo, Regioni e Comuni – aggiunge Claudio Pazzaglia -. Le domande dei sindaci coreani si sono concentrate soprattutto sulla capacità di fare fatturato da parte di un artigiano e di un piccolo imprenditore, sulla differenza tra l’attività di una associazione e quella di un ente pubblico nel sostenere un’impresa che ad esempio vuole esportare. E ancora domande sulla digitalizzazione delle aziende, sulla contrattazione tra associazioni di categoria e sindacati dei lavoratori, sulle attività che Cna mette in campo con le scuole per avvicinare gli studenti al mondo dell’artigianato”.
Al termine dell’incontro, Cna ha donato i suoi libri sulla storia dell’associazione e dell’artigianato bolognese. E le formelle di ceramica artistica che rappresentano i mestieri artigiani fin dal medioevo così come sono raffigurati alla Camera di Commercio.