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Cucina popolare di Cervia, tre serate con cinefood: cena e film legati al mondo del cibo 

(Sesto Potere) – Cervia – 7 settembre 2024 – Torna per il terzo anno l’evento CINEFOOD – La cucina popolare di Cervia, ma per la prima volta la manifestazione potrà utilizzare la cucina aperta a Cervia dal dicembre 2023.

Si tratta di tre serate che cercano di unire un momento di riflessione, la condivisione di una cena e la visione di un film legata al mondo del food.

Si inizia lunedì 9 settembre alle ore 19:00 con l’incontro dal titolo “Un pasto e un sorriso: alimenti indispensabili per tutti noi”, un dialogo fra Mattia Missiroli sindaco di Cervia, Lorenzo Ghizzoni Arcivescovo di Ravenna e Cervia e Romina Maresi Presidente della Cooperativa sociale San Vitale. Dopo la cena a cura di Tipiko e Luca Roda, sarà possibile seguire la proiezione del film “Un’ottima annata”.

Martedì 10 settembre si inizia alle ore 18:30 con il concerto dell’orchestra Ologramma, gruppo a cui Cervia vuole molto bene; poi ci sarà la cena inventata dai volontari del Circolo “Amicizia” di Fosso Ghiaia e infine la proiezione del film “Sideways”.

L’evento terminerà mercoledì 11 settembre con questo programma: alle ore 19:00 Vincenza Pellegrino e Giulia Rodeschini dialogheranno con Daniela Poggiali, presentando il volume di recente pubblicazione “Il welfare pubblico partecipato”, all’interno del quale un capitolo descrive l’esperienza del Welfare dell’aggancio di Cervia. Seguiranno la cena a cura dell’Osteria La Ciurma e la proiezione del film “La cena perfetta”.

Come nell’esperienza della cucina popolare, il servizio sarà curato dai ragazzi del centro socio-occupazionale Ikebana e dai volontari di Cervia Social Food.

“Gli Assessorati alla cultura e al welfare del Comune di Cervia sostengono e collaborano con questo progetto – sottolineano Federica Bosi, Assessora alla Cultura, e Gabriele Armuzzi, Assessore ai Servizi sociali – perché è rara la sinergia fra cultura e sociale, mentre questo progetto cerca di trovare nelle politiche di inclusione riflessioni culturali più ampie”.