Roma, 7 novembre 2025 – Rivela un quadro molto preoccupante l’ultimo studio effettuato sul fenomeno del sovraindebitamento in Italia, evidenziando la necessità di interventi immediati.
Una ricerca approfondita promossa dal Comitato Interministeriale EDUFIN (*) e svolta dall’Osservatorio sul Debito Privato in collaborazione con il dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica, con il contributo significativo di Stefano Santin della Casa del Consumatore e componente del Comitato stesso.
I NUMERI DELL’EMERGENZA
Lo studio mette in luce una realtà allarmante: circa 1 milione di italiani si trova in condizione di sovraindebitamento cronico, con il 2% della popolazione adulta che non riesce più a far fronte ai propri debiti. A questi si aggiungono circa 2 milioni di persone che, pur riuscendo a pagare, lo fanno con significativo ritardo, segnalando una situazione di potenziale rischio.
IL PROFILO DEI SOVRAINDEBITATI
L’analisi demografica rivela che il fenomeno colpisce principalmente: uomini (60% dei casi), età media di 54 anni, prevalentemente lavoratori (73%), livelli di istruzione medio-bassi (48% licenza media, 39% diploma superiore), redditi inferiori ai 20.000 euro annui (60%), e distribuzione geografica concentrata nel Nord-Ovest (44%).
LA DIMENSIONE DEL DEBITO
“La situazione è particolarmente critica, considerando che il 64% dei sovraindebitati ha accumulato debiti superiori a 100.000 euro, con il 68% che destina oltre la metà del proprio reddito al pagamento delle rate”, sottolinea Stefano Santin della Casa del Consumatore.
Il quadro è ulteriormente aggravato dal fatto che: il 48% ha da 3 a 5 finanziamenti attivi, il 13% ha più di 5 finanziamenti, il 35% paga rate mensili tra 1.000 e 2.000 euro, il 9% supera i 2.000 euro mensili di rate.
LE CAUSE DEL FENOMENO
Tra i fattori scatenanti emergono: deprezzamento dei beni patrimoniali e caro vita (53%), rifiuti alla rinegoziazione dei prestiti da parte di banche e finanziarie (42%), tendenza a spese eccessive (40%) e forme di dipendenza (26%).
IMPATTO SULLA QUALITÀ DELLA VITA
Le conseguenze del sovraindebitamento sono devastanti: il 55% rinuncia a spese sanitarie e farmaci essenziali, l’81% soffre di disturbi del sonno legati all’ansia da debiti, quasi il 70% ha dovuto coinvolgere la famiglia nella gestione della crisi, la quasi totalità dichiara di vivere in uno stato di preoccupazione costante.
PROFILO PSICOLOGICO E COMPORTAMENTALE
La ricerca ha evidenziato caratteristiche specifiche nei sovraindebitati: elevata propensione al materialismo, marcata impulsività nelle decisioni finanziarie, scarsa fiducia nella propria capacità di gestione economica, tendenza ad attribuire le responsabilità a fattori esterni, e limitata comprensione dei concetti finanziari di base.
STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA
Per far fronte alla situazione, i sovraindebitati ricorrono a: richieste di nuovi finanziamenti bancari (59%), prestiti da parenti e amici (48%), e drastiche rinunce su spese essenziali.
EDUCAZIONE FINANZIARIA COME PREVENZIONE
Un dato particolarmente significativo emerso dalla ricerca riguarda la limitata comprensione dei concetti finanziari di base tra i sovraindebitati, specialmente in relazione a inflazione, tassi di interesse e diversificazione degli investimenti. Questo sottolinea l’importanza cruciale di potenziare l’educazione finanziaria come strumento di prevenzione.
“Questi risultati,” conclude Stefano Santin della Casa del Consumatore “evidenziano la necessità di un approccio integrato che combini supporto finanziario, consulenza psicologica e formazione specifica per prevenire e gestire situazioni di sovraindebitamento”.
INFO
(*) Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ha lo scopo di promuovere e coordinare iniziative utili a innalzare tra la popolazione la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali e migliorare per tutti la capacità di fare scelte coerenti con i propri obiettivi e le proprie condizioni.
È stato istituito nel 2017 con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con quello dello sviluppo economico, in attuazione del Decreto Legge n. 237/2016, convertito in Legge n. 15/2017, recante “Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio”.
Il Comitato è composto da undici membri ed è presieduto da un Direttore, nominato dal Ministro dell’economia e delle finanze d’intesa con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca tra personalità con comprovate competenze ed esperienza nel settore.