(Sesto Potere) – Forlì – 15 maggio 2025 – In un periodo storico contraddistinto dalla denatalità, deve essere sempre più alta l’attenzione a livello istituzionale per sostenere le famiglie nella crescita dei bambini e dei giovani. L’obiettivo delle politiche messe in atto non solo a livello locale ma anche regionale e governativo, dovrebbe andare nella direzione di creare un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo dei bambini, attraverso misure di supporto economico, servizi di assistenza e politiche di conciliazione tra vita familiare e lavoro senza dimenticare quelle abitative.
Se ne è parlato oggi, in occasione della Giornata mondiale della famiglia, durante il convegno organizzato dalle associazioni “Forlì Cambia” e “La persona al centro” nella sala della Camera di Commercio di Forlì, dal titolo “Nascere e crescere a Forlì”.
“Dal 2008 al 2023 – spiega Elena Ugolini, presidente dell’associazione “La persona al centro” e del gruppo consiliare regionale “Rete Civica” – in Emilia-Romagna siamo passati da 41.915 a 28.568 nati. Un calo di oltre il 30% che non può non preoccupare. È urgente invertire questa tendenza, anche se non è facile farlo, perché sono tanti i fattori profondi che incidono su questo fenomeno che caratterizza tutto il nostro Paese. In Regione abbiamo condiviso, maggioranza e minoranza, la necessità di realizzare politiche che costruiscano un terreno favorevole alla natalità. Forlì è un comune virtuoso, negli ultimi 6 anni ha avuto un’attenzione particolare per la famiglia. Sebbene non si possa dimostrare un nesso causa-effetto fra le azioni dell’amministrazione e l’aumento dei nati che ha cominciato ad esserci a partire dal 2023, ci sembra interessante capire come sostenere, far crescere e diffondere questa realtà”.
In città il trend di nascite ha infatti segno positivo. Rispetto ad un anno fa, a Forlì la popolazione è in aumento: si è passati da 117.473 cittadini al 30 aprile 2024, a 117.852 alla stessa data di quest’anno, con un +0,3%.
Un dato positivo che, secondo le statistiche Istat elaborate dalla Camera di commercio, è destinato a ripetersi in futuro. Secondo le proiezioni, infatti, la provincia di Forlì-Cesena nel 2028 raggiungerà un +0,9%, toccherà un +1,4 nel 2033 e un +1,8 nel 2043.
Grande attenzione è stata riservata al capitolo scuola: tutti gli interventi attivati dall’amministrazione comunale, attraverso il suo assessorato, nel quinquennio 2019-2024 hanno risposto alla necessità di aderire ai bisogni delle famiglie, all’evoluzione del contesto dell’offerta di servizi per la fascia 0/6.
“In questa prospettiva – spiega l’assessore alle politiche per l’educazione e l’istruzione e alle politiche giovanili, Paola Casara – , sono stati approvati importanti documenti per la vita dei servizi educativi comunali e convenzionati, come il nuovo Regolamento per il funzionamento dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali, nuovi criteri di accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali e una rinnovata Carta dei Servizi”.
Nel Comune di Forlì sono attive 8 scuole dell’infanzia comunali e 15 statali alle quali se ne aggiungono 13 private paritarie convenzionate, 8 nidi comunali a gestione diretta, 5 nidi comunali gestiti in concessione e 10 nidi privati convenzionati. I posti nido nel quinquennio 2019-2023 sono andati gradualmente aumentando passando da 569 a 675 così da poter soddisfare completamente la richiesta di iscrizioni.
Dal momento che la maggior parte delle famiglie che hanno iscritto i propri figli al nido, ovvero il 77,35%, contano entrambi i genitori lavorativamente occupati a tempo pieno, a livello locale è stata rafforzata anche la rete dei servizi educativi extrascolastici, con proposte educative diversificate rivolte a ragazzi da 6 a 18 anni.
Un servizio frutto di una co-progettazione tra Comune, Terzo Settore e Istituzioni scolastiche con l’obiettivo di costruire una rete educativa integrata.
Altro capitolo fondamentale e sinergico è quello dedicato alle politiche dell’abitare attraverso contributi per l’affitto e il Fondo casa che sostiene i nuclei familiari in difficoltà offrendo anche la possibilità di definire transazioni in caso di morosità o attraverso il pagamento delle caparre per l’attivazione di un nuovo contratto. O, ancora, contributi per i pagamenti delle utenze o l’implementazione del programma regionale “Patto per la Casa” con specifica attenzione alle necessità abitative delle famiglie.
“Il Comune di Forlì – sottolinea l’assessore Angelica Sansavini – ha destinato un budget straordinario pari a oltre 2 milioni di euro negli ultimi tre anni per il ripristino di alloggi popolari non assegnabili in quanto carenti di manutenzioni indispensabili”.
“È importante ricordare quanto sia fondamentale il ruolo della famiglia, per il bene comune di tutta la società – ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla cultura e alle politiche per la famiglia, Vincenzo Bongiorno -. Come Comune di Forlì, in collaborazione con la Consulta delle Famiglie, stiamo lavorando alla definizione di un Piano comunale per la famiglia, per mettere meglio a sistema e tentare di implementare e migliorare interventi e servizi utili alle famiglie”.
Il contrasto alla crisi demografica, infine, è una sfida che riguarda anche il Governo.
“Serve una visione culturale e valoriale oltre a soluzioni tecniche per costruire un clima accogliente verso la natalità e la genitorialità – ha spiegato il consigliere della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Matteo Orlandini – In Italia la diminuzione delle donne in età fertile avvia una spirale negativa difficile da invertire e le nostre politiche sono ancora basate su un modello familiare degli anni ’60. Oltre a sostenere le famiglie con trasferimenti economici diretti come l’Assegno Unico Universale e il Bonus asili nido, il Governo sta attuando una serie di misure per migliorare il loro benessere rispetto alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e nella fase di rientro dal periodo di congedo parentale. Cruciale, infine, che la maternità non risulti un ostacolo all’occupazione femminile. Il sostegno alle madri è proprio uno dei pilastri d’azione delle politiche italiane per la famiglia e la natalità”.