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Controlli e sequestri dei carabinieri nei cantieri edili: 1669 abusi edilizi e 3.296 persone denunciate in tutta Italia

(Sesto Potere) – Roma – 1 luglio 2024 – Il CUFA – Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, attraverso il Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità, ha fatto il punto della situazione sui controlli nei cantieri edili nell’arco temporale che va da gennaio 2023 a febbraio 2024, riscontrando un cospicuo numero di reati relativi ad abusi edilizi.

Su 15051 controlli effettuati, infatti, sono 1669 quelli in cui sono state riscontrate violazioni alle norme urbanistiche per costruzioni o ristrutturazioni di immobili mentre i cantieri posti sotto sequestro sono stati 402.

Tra i reati riscontrati, quello degli abusi edilizi è il numero più alto se si pensa che, sempre in base all’esito dei controlli complessivi, al secondo posto ci sono 1494 reati relativi alla gestione illecita dei rifiuti e, a seguire, 130 relativi alla sicurezza sul lavoro e sui lavoratori irregolari.

Il totale dei soggetti denunciati è stato di 3.296 mentre l’importo delle sanzioni amministrative ammonta a 1.716.563,64 euro.

Sul totale complessivo dei controlli, il primato dei reati attribuito agli abusi edilizi evidenzia e conferma come il nostro Paese, nel corso degli anni, sia costantemente interessato da una cementificazione “selvaggia” che è il principale nemico dell’equilibrio degli ecosistemi e, di conseguenza, della sicurezza della nostra salute.

Basti pensare che già nel lontano 2016, secondo i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), in Italia cresceva più il cemento che la popolazione.

Le attività di controllo capillare su tutto il territorio italiano per la salvaguardia del patrimonio ambientale rappresentano la costante priorità del CUFA. Tali attività vengono poste in essere attraverso la prevenzione e la repressione dei reati e degli illeciti a tutela degli habitat e delle risorse naturali per la conservazione della biodiversità, oltre che da quelle di divulgazione ed educazione per la legalità ambientale tendenti a garantire un futuro sostenibile. Ecco perché il CUFA non risparmia energie da impiegare sui controlli, parte dei quali si concentrano nei cantieri edili.

Oltre ai controlli e alla repressione dei reati, il Comando per la Tutela della Biodiversità dedica molto anche alla prevenzione mediante l’educazione e l’informazione sulla legalità ambientale, partendo dalle scuole sino alle collaborazioni con enti e istituzioni e la partecipazione ad eventi dove promuovere il concetto di conservazione della biodiversità e, quindi, di salvaguardia della vita