(Sesto Potere) – Cesena – 20 novembre 2023 – “Il riconoscimento ai giovani di origine straniera della cittadinanza può agevolare un percorso di integrazione reale dove veder affermata l’idea di una comunità al contempo unica e plurale, in cui le diversità culturali e religiose siano una ricchezza e non un problema, in cui il dialogo, il confronto, il rispetto dei diritti e dei doveri della Costituzione siano capisaldi”.
Parte da questa premessa contenuta nella mozione del 6 ottobre 2022 a firma del Partito democratico e di Cesena 2024 il percorso del Comune di Cesena relativo all’istituzione della cittadinanza onoraria da conferire ai minori nati in Italia da genitori stranieri, regolarmente soggiornanti o nati all’estero, ma che hanno completato almeno un ciclo di studi.
Oggi a distanza di un anno l’Amministrazione comunale, affiancata dal Centro interculturale, dal Centro di documentazione educativa, da Comunità accogliente e dal Centro Pace Cesena, dà seguito all’istanza approvata dal Consiglio comunale avviando un percorso che condurrà al conferimento, il prossimo 25 aprile, Giorno della Liberazione, della cittadinanza onoraria ai minori di origine straniera nati in Italia o che hanno completato nel nostro paese almeno un ciclo scolastico.
Il momento inaugurale si è tenuto questa mattina nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana alla presenza del Sindaco Enzo Lattuca, degli Assessori ai Servizi per la persona e la famiglia Carmelina Labruzzo e all’Inclusione Carlo Verona, di Deepika Salhan, attivista della campagna Dalla Parte Giusta della storia, Haripriya Devi, attivista e italiana senza cittadinanza, e Michelle Rivera, attivista e Diversity Manager.
Al 1° gennaio sono 1689 i minori stranieri residenti a Cesena, di cui 1143 nati in città e 1301 nati in Italia. I minori di origine straniera che stanno frequentando le Scuole Medie sono in totale 361.
“Per promuovere il pieno inserimento dei giovani di origine straniera nella nostra comunità – commenta il Sindaco Enzo Lattuca – occorre che siano loro riconosciuti i diritti e i doveri di un cittadino italiano perché possano essere protagonisti positivi della costruzione della società in cui vivono. A livello cittadino non abbiamo gli strumenti per farlo ma possiamo riaccendere i riflettori sulla legge sulla cittadinanza, ormai datata e inadeguata, con lo scopo di contribuire a un’evoluzione normativa necessaria e dovuta. Oggi il 10% della popolazione cesenate arriva da altri paesi, il fenomeno migratorio ha cambiato il volto delle nostre comunità. Da giugno 2019 a settembre 2022, a Cesena sono state rilasciate 905 cittadinanze. Non sono poche ma potrebbero essere molte di più se non fosse per alcuni difetti della normativa che rendono tutto complicato. La privazione della cittadinanza genera effetti difficili da accettare: sia dal punto di vista giuridico che della consapevolezza di sé”.
“Diamo dunque avvio a questo percorso – prosegue il Sindaco Lattuca – con convinzione e con la volontà di fornire una risposta normativa a giovani che sono già italiani di fatto ma che per la legge risultano stranieri. Questa ragazze e questi ragazzi vivono a Cesena, studiano al fianco dei nostri figli, condividono momenti e passioni, sono parte della nostra comunità, ma non possono dirsi italiani. Dopo l’azione apripista di Bologna, insieme ad altri Comuni a noi vicini, penso a Gambettola, abbiamo avviato un percorso congiunto per far sì che il Parlamento approvi una nuova legge sulla cittadinanza ai minori stranieri nel segno di una piena integrazione e della coesione sociale.”.
Con questo primo atto simbolico, e fino al 25 aprile 2024, l’Amministrazione comunale si impegna a: “sostenere, sviluppare e promuovere progetti volti all’educazione civica nelle scuole finalizzati all’approfondimento e alla sensibilizzazione degli studenti su cosa significhi essere cittadino, per renderli consapevoli di quali sono i propri diritti e quali i doveri, e ad attivarsi, in rete con altri Comuni, per sollecitare il Parlamento ad approvare quanto prima una nuova legge sulla cittadinanza italiana che riconosca pieni diritti ai figli dei migranti nati o cresciuti in Italia e agli stranieri che vivono stabilmente in Italia”.