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Confartigianato: Hub urbani di Gambettola e Longiano buona occasione per rilanciare i centri storici e le città

(Sesto Potere) – Cesena – 13 novembre 2025 – “Un terreno favorevole alle piccole imprese nei comuni di Gambettola, Longiano e Montiano con politiche incentivanti e scelte consequenziali nei bilanci di previsione 2026 prossimi all’approvazione, che saranno una cartina di tornasole per mettere a nudo se le amministrazioni comunali intendono veramente sostenere il comparto produttivo”.

Lo chiede Confartigianato di Gambettola, Longiano e Montiano, presieduta dall’imprenditore gambettolese Raffaele Sarmati. 

“Gli hub urbani a Gambettola e Longiano – affermano Raffaele Sarmati e la responsabile Fabiana Paolocci – sono un’occasione straordinaria per il rilancio dei centri storici e della città in termini di qualificazione anche imprenditoriale che chiamano in causa le imprese artigianali. Confartigianato conta molto che vengano realizzati progetti di rilievo. Occorrono anche interventi a favore delle nuove imprese, con incentivi e sostegni. Il tasso di imprenditorialità giovanile nel territorio è tra i più bassi dell’Emilia-Romagna  e per questo invitiamo i Comuni  a sostenere oltre alle startup innovative, il lavoro autonomo e artigianale dei giovani con interventi mirati fra i quali un incubatore per giovani imprenditori e artigiani”.  

“Con più i nostri amministratori conoscono la realtà dell’impresa con più i provvedimenti sono calzanti. Questa è la nostra premessa. E in tal senso la politica tributaria resta una leva fondamentale per il sostegno alle imprese, vale più di mille parole – proseguono il presidente Sarmati e la responsabile Paolucci -. Alzare i tributi vuol dire andare contro le imprese, contano le scelte fatte non i principi enunciati. Per questo abbiamo realizzato un Manifesto  in cui Confartigianato chiede ai tre sindaci azioni concrete: tributi bloccati, semplificazione burocratica, facilitazioni dei cambi di destinazione d’uso e sostegno agli investimenti delle imprese. Ai Comuni non chiediamo di essere direttamente attori dello sviluppo, non rientra infatti nelle loro mansioni, ma di favorirlo scelte lungimiranti. Sulle imprese non si deve pesare troppo con tributi e adempimenti su chi produce. Per questo Confartigianato chiede il blocco di ogni aumento di pressione tributaria».  

Confartigianato propone di rivedere il canone unico patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico e per la pubblicità, visto che gli aumenti hanno indotto imprese a rimuovere insegne e arredi esterni e un tavolo di confronto sulla spesa corrente, per ampliare la concertazione fra comuni e organizzazioni.

 “Indispensabile – proseguono Sarmati e Paolucci – è la riduzione  dei tempi e della complessità burocratica,  e uniformando i regolamenti comunali diversi tra loro in termini di costi tributari. Ci sono tariffe e variano a distanza di pochi chilometri sulla stessa categoria di imprese.  Altra priorità sono i cambi di destinazione d’uso, che impediscono la riconversione di locali commerciali in spazi artigianali o di servizio”. Confartigianato chiede infine di istituire un  fondo dedicato alle micro e piccole imprese con risorse per investimenti, evitando di erogare contributi a pioggia.

Nella foto il presidente Confartigianato di Gambettola Raffaele Sarmati, primo da sinistra con i colleghi del consiglio direttivo del comitato comunale di Gambettola, Longiano e Montiano.