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Confartigianato Cesena: “Per i regali di Natale fate acquisti locali”

(Sesto Potere) – Cesena – 22 dicembre 2025 – Il Natale accende i consumi degli italiani e, con essi, il ruolo strategico dell’artigianato made in Italy, che unisce tradizione e innovazione. È questo il messaggio lanciato da Confartigianato anche nel territorio cesenate.

Secondo le stime di Confartigianato, a dicembre gli italiani spenderanno 26,6 miliardi di euro, con un aumento del 28,8% rispetto alla media degli altri mesi dell’anno. Quasi due terzi della spesa, pari a 17,7 miliardi di euro, saranno destinati ad alimentari e bevande, ma crescono anche i consumi legati a cosmetica, abbigliamento, moda e accessori.

«Il Natale è una festa per gli italiani ed è anche una festa per gli artigiani –  mette in luce il Gruppo di Presidenza di Confartigianato cesenate composto da Daniela Pedduzza, Fulvia Fabbri e Stefano Soldati (nella foto)  – perché molti dei regali che acquistiamo sono prodotti realizzati da imprese artigiane, dagli alimentari alla cosmetica, dalla moda agli accessori». Un legame forte, che si traduce in un’attenzione crescente verso prodotti tipici, di qualità, sostenibili e radicati nei territori. La rinnovata fiducia dei consumatori premia gli artigiani e anche la volontà di puntare su prodotti “ben fatti” e durevoli”.

In questo contesto torna la campagna di Confartigianato “Acquistiamo locale”, un invito a scegliere regali che esprimano il valore dell’artigianato italiano: cultura d’impresa, gusto per il bello e legame con le comunità locali.

Il tema della carenza di manodopera, soprattutto tra i giovani, resta avvertito.

“Da artigiani spesso si guadagna meglio che come dipendenti –  osservato il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – eppure queste professioni faticano ad attrarre nuove generazioni. I numeri sono preoccupanti: nel 2024 la quota di lavoratori difficili da reperire è salita al 47,8%, pari a 2,3 milioni di persone, mentre per le imprese artigiane la percentuale arriva al 59,2%. Su 505 mila lavoratori da assumere, 298 mila risultano introvabili”.