martedì, Maggio 20, 2025
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Confartigianato Cesena: “Manifattura, la guerra dei dazi frena il made in Italy”

(Sesto Potere) – Cesena – 20 maggio 2025 – La complessa situazione dei settori produttivi e gli effetti della minore domanda internazionale pesano sul tentativo di recupero della produzione manifatturiera, come esaminato nel report ‘Tendenze dell’economia e della congiuntura nell’era dell’incertezza, tra dazi e tensioni geopolitiche’ dall’Ufficio Studi di Confartigianato. Il trend investe e condiziona anche le imprese manifatturiere cesenati e territoriali. 

“Lo scenario internazionale – mette in luce il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate – continua a essere caratterizzato da un rallentamento dell’attività economica e da una elevata e persistente incertezza, alimentata dagli annunci sulle misure di politica commerciale da parte della nuova amministrazione statunitense seguita da una complessa fase di negoziazione. Sulla minore crescita pesano un indebolimento delle prospettive del commercio internazionale e a una maggiore incertezza in materia di politica commerciale. Per contenere il deterioramento del trend delle vendite del made in Italy è necessario che sia raggiunto un accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione europea. La sospensione per 90 giorni delle tariffe tra Stati Uniti e Ue e la riduzione dei dazi tra USA e Cina sono segnali che danno margini di manovra nei negoziati in corso”. 

Nel primo trimestre 2025 la produzione manifatturiera in Italia aumenta lievemente (+0,1%) rispetto al trimestre precedente. Nel confronto internazionale del primo trimestre si registra uno spunto più deciso per la produzione in Germania: mentre in Italia nel primo trimestre del 2025 il calo tendenziale è del 3,1%, recuperando il -5,1% del quarto trimestre del 2024, la Germania registra un -1,9%, in miglioramento dal -3,5% dell’ultimo trimestre del 2024. 

“Il quadro di incertezza contribuisce all’indebolimento delle attese sugli ordini – prosegue il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate – con un saldo che ad aprile si consolida in territorio negativo. L’export manifatturiero, dopo aver ristagnato (-0,5%) nel 2024, mostra segnali di recupero, aumentando del +5,8% a marzo e del +3,2% nel primo trimestre del 2025. La crescita a marzo è spinta dall’aumento del 41,5% dell’export negli Stati Uniti, a seguito dell’anticipazione di acquisti per evitare i dazi annunciati dall’amministrazione statunitense”.