(Sesto Potere) -:Cesena – 31 agosto – Nelle montagne, anche quelle cesenati delle nostre alte valli a partire
dalla Valsavio, si può costruire un futuro sostenibile, in cui coniugare tradizione e innovazione, cura del territorio, ripopolamento e rilancio delle attività imprenditoriali.
E’ la sfida possibile per Confartigianato analizzata nel nuovo numero della rivista Spirito artigiano che si apre con le riflessioni sull’importanza delle imprese
artigiane nelle comunità montane, un pilastro economico e sociale cruciale per il futuro di questi territori. “
A cinque anni dal Manifesto di Camaldoli- rimarca il Gruppo di Presidenza di Confartigianato cesenate (Daniela Pedduzza, Fulvia Fabbri e Stefano Soldati) e il
presidente di Confartigianato Valle Savio Claudio Alessandrini -, i cambiamenti climatici e una nuova legge specifica sulla montagna richiedono una visione lungimirante per lo sviluppo sostenibile di
questi territori, riconoscendone la specificità e diversità. Le imprese artigiane, integrate nell’economia circolare e profondamente radicate nei piccoli centri, contribuiscono a mantenerli vitali, contrastando
spopolamento e declino dei servizi essenziali. Non solo sostengono l’economia locale, ma anche la coesione sociale, contribuendo a contrastare la narrazione che vede le montagne solo come mete turistiche”.
L’Ufficio studi di Confartigianato evidenzia il ruolo cruciale delle imprese artigiane nelle aree montane per lo sviluppo economico e la resilienza delle comunità locali.
“L’artigianato montano – prosegue il gruppo di Presidenza Confartigianato – contribuisce significativamente all’occupazione e alla crescita, nonostante le sfide dovute a infrastrutture inadeguate e rischi climatici. Confartigianato sottolinea
l’importanza degli investimenti pubblici e privati per migliorare la competitività e la sostenibilità delle imprese di montagna, evidenziando come l’artigianato sia un pilastro dell’economia montana, sostenendo
occupazione e innovazione in queste aree spesso marginalizzate”.