(Sesto Potere) – Cesena – 13 ottobre 2025 – Secondo una rilevazione di Eurobarometro il 48,2% degli under 30 italiani vorrebbe diventare imprenditore, ampiamente superiore al 38,7% della media UE, al 38,2% della Germania e al 33,3% Francia. Una bella base da cui partire per migliorare ancora.
Per Confartigianato cesenate il futuro del nostro territorio passa dalla capacità di formare nuove generazioni con una mentalità imprenditoriale, orientata all’innovazione, alla responsabilità e al coraggio di fare impresa.
In un contesto economico che cambia rapidamente, i giovani rappresentano una risorsa decisiva, ma troppo spesso mancano gli strumenti culturali e formativi per coltivare lo spirito imprenditoriale.
“Per questo Confartigianato Cesena – afferma il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena composto da Daniela Pedduzza, Stefano Soldati e Fulvia Fabbri (nella foto) rilancia con forza la necessità di rafforzare la cultura d’impresa nelle scuole e negli ITS, non solo come materia didattica, ma come approccio educativo trasversale. Occorre trasmettere ai ragazzi il valore del lavoro autonomo, della creatività e della progettualità, affinché possano immaginare e costruire il proprio futuro anche come imprenditori. Ma non ci si limita alla teoria: Confartigianato opera concretamente attraverso il Campus d’impresa”.
“Prevede – prosegue il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena – una piattaforma di matching che aiuta a mettere in contatto le imprese che cercano personale con giovani in cerca di opportunità; è attiva una Scuola di impresa per chi desidera avviare un’attività in proprio, imparando nozioni di gestione, idea imprenditoriale e modello di business; è previsto un Piano per la continuità aziendale, volto a facilitare il ricambio generazionale, cioè il passaggio da gestioni imprenditoriali più consolidate verso nuovi imprenditori; il tutto con il supporto del centro. Il nostro territorio ha un tessuto di piccole imprese che hanno creato sviluppo e occupazione. Ma oggi si avverte con urgenza il bisogno di un ricambio generazionale. Servono nuovi imprenditori, giovani pronti a raccogliere l’eredità delle imprese storiche e a innovare. Confartigianato chiede al sistema territoriale di fare rete, con progetti concreti che aiutino i giovani a conoscere e scegliere l’impresa come strada di realizzazione. Il futuro dell’economia locale si costruisce oggi, investendo sulla cultura del fare.
“Il terreno non è arido. L’Italia – afferma il Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena – è primo posto in UE con la Francia per imprenditori e lavoratori autonomi under 35, grazie all’apporto di 486mila imprese guidate da giovani under 35, di cui 121mila imprese artigiane giovanili, pari al 9,7% delle imprese artigiane e al 9,3% delle imprese giovanili. In Italia vi è un più elevato orientamento dei giovani a fare impresa. Nelle aree interne, connotate da scarsa accessibilità ai servizi essenziali, operano 281.459 imprese artigiane con 580.446 addetti che rappresentano il 22,0% dell’occupazione dell’artigianato italiano”.
“L’artigianato nelle aree interne e montane svolge un ruolo di presidio sociale e culturale, agendo come collante comunitario, fattore di sostenibilità e coesione sociale. L’elevata vocazione artigiana delle aree interne si evidenzia con una incidenza dell’occupazione dell’artigianato sugli occupati del totale delle imprese pari al 22,2%, con una ulteriore accentuazione nelle aree interne di montagna dove si arriva al 24,8%, a fronte di una media nazionale pari al 14,5%”: concolude Confartigianato Cesena.