(Sesto Potere) – Cesena – 30 maggio 2025 – Nel contesto attuale del mercato dell’auto, caratterizzato da forte incertezza, l’andamento dei ricavi delle imprese di autoriparazione mostra un andamento positivo, anche se con segnali di rallentamento nel primo bimestre del 2025, nonostante la volatilità delle immatricolazioni di nuove autovetture.
L’analisi è proposta nel rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Mpi di Confartigianato che comprende anche il monitoraggio del nostro territorio, ‘Le tendenze della filiera dell’automotive e dei servizi di autoriparazione’ presentato nei giorni scorsi ad Autopromotec nel corso del convegno organizzato da Confartigianato Autoriparazione.
In consiglio di Confartigianato Autoriparazione Cesena è composta dal presidente Luca Biondi e dai consiglieri Anthony Rossetti, Gianluca Savini e Carlo Gasperini.
“Nonostante l’incertezza nel settore automobilistico — mette in luce il presidente cesenate Luca Biondi – dovuta a cali di produzione (-23,9% in Italia nel primo trimestre 2025) e vendite ancora instabili — il comparto dell’autoriparazione continua a mostrare un significativo dinamismo. Nel 2024, il fatturato dell’autoriparazione è cresciuto del +7,5% su base annua, superando la media UE (+5,8%). Il settore dell’autoriparazione è stato il più dinamico tra i servizi a maggiore vocazione artigiana. La crescita del fatturato è ancora più marcata in termini reali, grazie ad una minore dinamica dei prezzi al consumo dei servizi di autoriparazione che nella media dei primi quattro mesi del 2025 salgono del 2,7%, inferiore al 4,2% della media UE e inferiore a quella dei maggiori paesi europei. Nel primo trimestre 2025 nel settore sono registrate 89mila imprese con 211mila addetti. Nel settore vi è un’alta vocazione artigiana, con 67mila imprese artigiane pari al 74,9% del settore e che danno lavoro 155mila addetti pari al 73,3% dell’occupazione dell’autoriparazione italiana”.
“Nell’ultimo triennio – prosegue il presidente Biondi – i ricavi dell’autoriparazione hanno registrato una crescita costante, a differenza delle immatricolazioni di auto nuove che sono risultate più volatili. L’autoriparazione gode di una domanda strutturalmente più stabile, legata alla manutenzione del parco circolante, soprattutto in un paese come l’Italia, che presenta il più alto tasso di motorizzazione tra i 27 paesi dell’UE, indicatore espresso dal rapporto tra parco circolante autovetture e popolazione residente. Sul trend del settore dell’autoriparazione influiscono diversi fattori, tra cui un parco auto molto vasto e datato in Italia, le difficoltà nella vendita di nuove vetture, una transizione elettrica ancora lenta nel paese, che mantiene alta la domanda di manutenzione tradizionale. Nel 2024 il parco circolante è composto da 285 mila veicoli elettrici e per arrivare all’obiettivo dovrebbe crescere al ritmo di 669mila veicoli elettrici all’anno, mentre il trend del primo quadrimestre del 2025 proietta su base annua immatricolazioni di autovetture elettriche che si fermano a 89mila unità”.