(Sesto Potere) – Forlì – 1 dicembre 2025 – Il 29 novembre, presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria “Enrico Fermi” di Castelplanio (AN), si è tenuta la cerimonia di premiazione del concorso “Corpi Di/Versi”, iniziativa promossa da ANFFAS di Jesi per valorizzare la creatività, l’inclusione e l’espressione poetica all’interno delle scuole del territorio.
A essere premiate sono state le tre classi, rispettivamente:
- 1a A della Scuola Primaria “A. Focaccia” di Forlì con insegnante di riferimento Francesca Gardini;
- 1a B della Scuola Primaria “A. Focaccia” di Forlì con insegnante di riferimento Vanessa Conficoni;
- 4a A della Scuola Primaria “R. Follereau” di Forlì con insegnante di riferimento Astrid Daniela Valeck.
Tre classi che si sono distinte per la qualità dei lavori presentati, ottenendo il riconoscimento della giuria grazie alla capacità di coniugare creatività, riflessione e attenzione ai temi dell’inclusività e della diversità.
Un pomeriggio di formazione e riflessione sulla scrittura e sulla poesia.
Dopo la premiazione, le insegnanti hanno preso parte a un ricco programma formativo di approfondimento dedicato alla didattica della scrittura e alla pedagogia poetica:
Laboratorio interattivo con Silvano Sbarbati: “La scrittura di getto. Gettarsi nella scrittura”.
Ovvero “le parole contente” come sussidiario per
l’inclusività”. Il laboratorio, condotto da Silvano Sbarbati, ha offerto alle docenti un’esperienza pratica e coinvolgente sulla scrittura spontanea come strumento di espressione libera, immediata e inclusiva. Le “parole contente”, come le ha definite il relatore, sono diventate un mezzo per favorire la partecipazione attiva di tutti gli studenti, valorizzando unicità e creatività individuali.
E poi conversazione con Anna Maria Farabbi: “Perché la poesia va insegnata. Come. Una riflessione sui testi. Quali contributi può dare pedagogicamente.”
La poetessa Anna Maria Farabbi ha guidato un momento di confronto profondo sul valore pedagogico della poesia, sottolineando il ruolo dei testi poetici nella crescita emotiva, linguistica e relazionale degli alunni. La poesia — ha evidenziato — non solo apre mondi interiori, ma aiuta a costruire comunità più sensibili, attente e inclusive.
Un’esperienza intensa e profondamente coinvolgente, capace di lasciare negli insegnanti e negli studenti il desiderio di continuare a costruire, attraverso la parola, una scuola sempre più inclusiva e vibrante di umanità.