(Sesto Potere) – Bologna – 3 dicembre 2025 – Si è conclusa con oltre 3500 presenze registrate ai 65 appuntamenti che da marzo a novembre si sono svolti su tutto il territorio metropolitano la terza edizione del Festival Narrativo del paesaggio, la rassegna promossa da Città metropolitana di Bologna insieme ai sei Distretti culturali.
“Sulle vie della Liberazione” era il titolo di questa edizione dedicata all’80° anniversario della Liberazione. Il Festival nasce con l’obiettivo di valorizzare artisticamente e culturalmente le storie e le memorie orali legate al patrimonio paesaggistico metropolitano. Il tema scelto per l’edizione 2026 è l’80° anniversario del voto alle donne, argomento che farà da filo conduttore delle proposte che i sei distretti dovranno presentare alla Città metropolitana.
Per il secondo anno l’evento conclusivo ha coinciso con la premiazione dei video vincitori del Premio Salvamore, concorso che si inserisce all’interno del Festival, dedicato alla memoria di Salvatore Morelli, esperto di audiovisivo che ha contribuito a raccontare il territorio metropolitano con una particolare cura per i progetti della Provincia di Bologna, poi Città metropolitana.
Le vincitrici di questa edizione del Premio sono state premiate il primo dicembre a Palazzo Malvezzi dalla regista Giulia Giapponesi, da Debora Badiali (sindaca di Budrio a supporto del Sindaco metropolitano per i Distretti Culturali) e dai familiari di Salvatore Morelli. Alla cerimonia sono intervenute Giovanna Trombetti (dirigente dell’Area Sviluppo economico della Città metropolitana) e Lorenza Tarsia (nipote di Morelli), la conduzione del pomeriggio è stata affidata a Gabriella Ghermandi (scrittrice oltre che collega e amica di Salvatore), coordinamento e comunicazione dell’edizione 2025 del Festival e del Premio erano a cura dell’agenzia Orange Media.
Tra i 12 video ricevuti il primo premio da mille euro è andato a Sofia Landi con “Se il domani dimentica” per “la forte originalità e creatività della visione, capace di proporre un racconto personale e intenso dei luoghi della memoria. Un progetto che si distingue per il suo potente impatto emotivo intergenerazionale e per la capacità di trasmettere autenticità e partecipazione. Un lavoro che colpisce per sensibilità e freschezza dello sguardo”.
Guarda il video “Se il domani dimentica” di Sofia Landi
Al secondo posto, premiata con 200 euro, Maris Muzzarelli con “(Re)esistenza” per “l’impegno e la qualità tecnica dimostrata nella costruzione del video, che unisce una visione originale a una narrazione solida e curata. Il progetto si caratterizza per l’attenzione formale e per una ricerca visiva coerente e consapevole, restituendo un racconto forte e ben strutturato dei luoghi rappresentati”.
Guarda il video “(Re)esistenza” di Maris Muzzarelli
A Benedetta Beltrami con “La staffetta della memoria” la giuria ha voluto assegnare la menzione speciale per “la forte componente emotiva e personale che attraversa l’intero progetto. Il video colpisce per la profonda sincerità del racconto, legato alla memoria dei propri nonni, e per la capacità di trasformare una storia familiare in una testimonianza universale di memoria e affetto. Un lavoro delicato e sentito, che merita questa menzione speciale della giuria”.
Guarda il video “La staffetta della memoria” di Benedetta Beltrami
Il premio Salvamore è riservato a giovani under 30 e per questa seconda edizione chiedeva la produzione di un video di massimo due minuti in cui esplorare e raccontare i luoghi simbolo della Resistenza e della Liberazione del territorio metropolitano.
Con il Premio “Salvamore”, la Città metropolitana di Bologna vuole offrire un palcoscenico ai giovani creativi, invitandoli a scoprire e valorizzare il territorio con uno sguardo innovativo e personale.
“Il Festival narrativo del paesaggio – ha sottolineato Debora Badiali – è uno dei percorsi più corposi in ambito culturale a livello metropolitano, un progetto che ha l’ambizione di tenere insieme in un percorso organico le diverse identità che compongono il nostro territorio. Per l’edizione 2026 abbiamo scelto insieme ai Distretti di concentrarci nuovamente su una ricorrenza: l’80° del voto alle donne. Tema che ci consentirà di celebrare un anniversario importante e allo stesso tempo di guardare in maniera molto attuale a quello che succede oggi: alla condizione femminile dal punto lavorativo, di discriminazione e di necessità di parità di genere”.
“È stato difficile – ha raccontato Giulia Giapponesi, presidente della giuria del Premio Salvamore – scegliere chi premiare tra 12 lavori davvero interessanti. La giuria si è fatta guidare dai criteri già stabiliti dal bando, primo tra tutti la capacità di emozionare, secondariamente abbiamo valutato la capacità di raccontare il paesaggio e la qualità tecnica del prodotto”.

