(Sesto Potere) – Rimini – 5 settembre – “Alla fine, sembra il gioco dell’oca, e si è ritornati al via. Sulle concessioni demaniali le gare pubbliche si faranno, con gli indennizzi sugli investimenti non ammortizzati a carico di chi subentra, come previsto dal ddl Concorrenza del 2022. Se tutto va bene però solo a partire dal 2028. Un’ulteriore proroga che danneggia tutti: in primis il settore, destinato a un triennio pieno di paralisi degli investimenti, poi lo Stato, che per altri tre anni incasserà canoni miseri, infine i turisti, alle prese con un’offerta che non migliorerà. Il gioco è chiaro: il governo ha deciso di buttare la palla in tribuna e guadagnare altro tempo: a fine 2027, del resto, questo governo non sarà più in carica”: lo afferma in una nota il capogruppo M5s in commissione Finanze al Senato Marco Croatti commentando il decreto legge sulle concessioni balneari marittime licenziato ieri sera dal governo.
“Tutto questo con il placet dell’Ue tanto rivendicato da Fitto: sarebbe interessante capire cosa ha barattato politicamente con Bruxelles l’ormai ex ministro per ottenere questa exit strategy molto poco assennata. L’obiettivo di imbonirsi le associazioni di categoria da parte di Meloni non sembra centrato, viste le proteste che si susseguono da stamattina. Come M5s riteniamo che il procrastinare un epilogo ormai ineluttabile danneggia il turismo italiano, non aiuta chi vuole investire e non libera nuove risorse per dare nuova linfa al comparto. Insomma, una ‘non soluzione’ disastrosa, in pieno stile Meloni”: conclude Marco Croatti.