(Sesto Potere) – Bologna – 7 luglio 2025 – Nel corso della seduta di oggi, il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno per sollecitare il Governo e il Parlamento a dare piena attuazione alla Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale.
Presentato a inizio seduta dal consigliere Detjon Begaj (Coalizione civica) e firmato dalle consigliere e dai consiglieri Simona Larghetti e Porpora Marcasciano (Coalizione civica), Siid Negash e Giacomo Tarsitano (Lepore sindaco) e Maurizio Gaigher (Partito democratico), l’ordine del giorno è stato approvato con 20 voti favorevoli (Partito democratico, Coalizione civica, Lepore sindaco, Anche tu conti) e 8 non votanti (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Bologna ci piace, gruppo Misto).
Nel testo si invita il sindaco e la giunta comunale a sollecitare il Governo e il Parlamento a modificare la normativa vigente al fine di
prevenire e contrastare gli episodi di profilazione razziale, implementando le raccomandazioni del CERD; e sollecitare il Governo e il Parlamento a modificare la normativa vigente al fine di prevenire e contrastare l’hate speech, implementando le raccomandazioni del CERD.
Il CERD (Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale) è l’organo di controllo che verifica il rispetto dell’ICERD (la Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale) da parte degli Stati contraenti.
L’ICERD è stata adottata il 21 dicembre 1965 dall’Assemblea generale dell’ONU ed è entrata in vigore il 4 gennaio 1969.
L’ICERD definisce il concetto di discriminazione razziale ed enumera i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali che devono essere garantiti a prescindere dalle differenze razziali. Comprende inoltre il diritto fondamentale al ricorso a mezzi giuridici contro ogni comportamento discriminatorio.
L’ICERD obbliga gli Stati contraenti a perseguire con tutti i mezzi adeguati una politica tendente a eliminare ogni tipo di discriminazione fondata sulla razza, a favorire la comprensione interrazziale e a evitare nonché punire ogni comportamento discriminatorio.