(Sesto Potere) – Forlì – 10 aprile 2024 – “L’Emilia Romagna, una regione fiorente e ricca di risorse, non può tollerare che i suoi figli e figlie debbano affrontare rischi mortali sul posto di lavoro. È imperativo che governi, datori di lavoro, sindacati e cittadini si uniscano in uno sforzo concertato per garantire la massima sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo non è solo un obbligo legale, ma un imperativo morale e umano. Oggi piangiamo le vite perse e onoriamo la loro memoria. Promettiamo di non dimenticare il loro sacrificio e di lavorare instancabilmente per creare un mondo in cui incidenti come questo diventino solo un triste ricordo. La nostra solidarietà vera, totale per chi sta lottando anche in ospedale e siamo vicini a Forze dell’ordine e Vigili del fuoco che sono impegnati in questo momento nelle operazioni di soccorso”.
Lo ha detto Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia e presidente del Coordinamento regionale di Forza Italia dell’Emilia Romagna, intervenendo nell’Aula di Montecitorio durante la Commemorazione vittime centrale Enel Suviana.
“Lavorare con le mani significa essere un lavoratore, lavorare con le mani e la testa significa essere un artigiano, lavorare con le mani, la testa e il cuore significa essere un artista”: queste le parole di Leonardo da Vinci che ci ricordano il valore e la dignità di ogni lavoro, e l’importanza di proteggere coloro che lo svolgono. Ogni vita persa è un vuoto insostituibile, e ogni individuo coinvolto in questo incidente ha lasciato un’impronta indelebile nelle vite dei propri famigliari”, ha detto.
“Questa commemorazione non deve limitarsi alla semplice riflessione sul passato, ma anche spingerci a un impegno per un futuro migliore. Dobbiamo impegnarci a creare un ambiente di lavoro più sicuro e a garantire che ogni lavoratore torni a casa sano e salvo alla fine della giornata. Le morti sul lavoro non sono semplici statistiche, sono tragedie che colpiscono le famiglie, le comunità e lasciano un vuoto irrimediabile. Ogni vita persa rappresenta un dolore immenso, un futuro rubato e una promessa infranta. È nostro dovere rendere giustizia a coloro che hanno perso la vita in tali circostanze, assicurando che le loro morti non siano vane, ma servano da catalizzatore per un cambiamento significativo”, ha aggiunto.
“Dobbiamo impegnarci per garantire che le normative esistenti siano rispettate e rafforzate, che vengano implementate misure efficaci di prevenzione e protezione, e che sia promossa una cultura della sicurezza che ponga la vita umana al centro di ogni decisione aziendale”, ha concluso.