(Sesto Potere) – Forlì – 8 febbraio 2025 – Si è costituito in Forlì il Comitato Provinciale Forlì Cesena dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la prima è più antica associazione nazionale, sorta nel 1947, con lo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi – italiani autoctoni – provenienti dai territori della Venezia Giulia e Dalmazia.
Il presidente del sodalizio provinciale dell’ Anvgd è Alberto Urizio, attuale segretario regionale reggente Ugl Pensionati e da sempre rappresentante locale delle famiglie di esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati (nella foto in alto ai Giardini Orselli a fianco all’epigrafe che ricorda tutti i martiri delle foibe).
“L’associazione è stata fondata nel 1947 dagli italiani fuggiti dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia al termine della seconda guerra mondiale sotto la spinta della pulizia etnica delle milizie partigiane comuniste della Jugoslavia, capeggiata dal Maresciallo Tito, e lo spettro delle foibe dove furono gettati oltre 16.000 tra uomini, donne, bambini, sacerdoti con l’unica colpa di essere e proclamarsi Italiani. Il nostro fine è unicamente quello di non dimenticare la nostra gente, la nostra terra, i nostri morti perché tutto questo non debba più accadere, anche se le notizie dal mondo di oggi ci direbbe il contrario e far conoscere, dopo tanti anni di colpevole e voluto silenzio, all’opinione pubblica italiana ed in particolare ai giovani, le vicende del confine orientale senza fini politici, ma con l’onestà di raccontare la storia anche delle vittime della violenza dimenticate”: racconta lo stesso Alberto Urizio.
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Al numero delle vittime delle foibe si deve aggiungere la conta di quanti non tornarono dai campi di concentramento jugoslavi.
Tra gli scomparsi c’è anche il nonno di Alberto Urizio, Antonio, classe 1893, originario di Cittanova d’Istria, non si era mai impegnato in politica, e di lui si persero le tracce a Umago (ex zona B del Territorio libero di Trieste, oggi Croazia) la sera del 4 agosto del 1946.
“Da alcune voci raccolte in paese da mia zia, Maria Loss, fu vittima di una delazione, quindi prelevato e gettato in qualche vicina foiba”: ricorda Alberto Urizio, altri appartenenti alla sua famiglia subirono arresti a scopo intimidatorio e vennero successivamente liberati. “Mio zio paterno Remigio, ufficiale dell’esercito, subì un processo ‘popolare’ con l’accusa, falsa, di aver comandato un plotone d’esecuzione. Assolto dal giudice, un ufficiale ungherese divenuto partigiano, venne rilasciato. In famiglia gli consigliarono di raggiungere immediatamente Trieste. Lo fece in tempo, la sera stessa i titini si presentarono a casa per prelevarlo”.
La famiglia Urizio si trasferì a Trieste, il padre del dottor Alberto, ufficiale di Marina, sposò una forlivese.
Il consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Forlì-Cesena è composto, oltre che dal presidente Alberto Urizio, anche da: Anna Maria Silvani, vicepresidente; Lucio Moretti, segretario; Francesco Mondardini, tesoriere; e dai consiglieri: Enrico Cangini (attuale sindaco del Comune di Sarsina); Enrico Castagnoli e Bruno Stipcevich (nella foto a lato).