(Sesto Potere) – Modena 28 marzo 2024. “L’improvvisa approvazione del decreto legge sul Superbonus rappresenta un atto di irresponsabilità governativa e determina, per il settore edile, uno scenario normativo caotico oltre che in contrasto con le regole fissate nel Codice degli Appalti e nella Legge sulle Emergenze”.
Sono le parole, dense di frustrazione e rabbia, di Claudio Candini, presidente del Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia, all’indomani di quello che appare come un vero e proprio blitz messo in atto senza aver avviato nessun tipo di confronto con le parti interessate.
Secondo l’organizzazione di categoria: “per l’ennesima volta il settore edile rischia di subire conseguenze negative molto pesanti per un approccio complessivo errato e per scelte che aumentano le incertezze da parte di chi guida il Paese. Operare in modo prevalente attraverso decreti d’urgenza dimostra una grave mancanza di attenzione rispetto alle conseguenze a lungo termine sul settore edile e, più in generale, sull’economia. Questa pratica impedisce una pianificazione efficace e mette a rischio la sostenibilità dell’attività imprenditoriale e dei progetti in corso, violando i principi di buona amministrazione”.
“Continui e repentini cambiamenti normativi hanno sulle imprese edili conseguenze destabilizzanti e hanno un effetto deterrente rispetto alla voglia di investire, perché si mina la fiducia degli imprenditori – prosegue Candini – compromettendo la pianificazione a lungo termine delle attività, in violazione dei principi della certezza del diritto e della tutela della libertà di impresa.”
Tutto questo si aggiunge, sottolinea il Collegio Imprenditori dell’Emilia, alla recente introduzione di normative complesse e poco chiare, come la patente a crediti, che ha ulteriormente aggravato le incombenze burocratiche che ricadono sulle imprese senza apportare benefici tangibili alla qualità degli interventi e alla sicurezza sul lavoro. Se si vuole il bene delle imprese che operano in modo serio e corretto occorre attuare un cambiamento radicale nel processo decisionale del Governo che includa una consultazione preventiva e reale con le parti interessate, conformemente ai principi di sussidiarietà e collaborazione tra enti pubblici e privati. Con riferimento specifico alle aree del territorio modenese colpite dal terremoto il presidente del Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia conclude sottolineando l’importanza di proteggere gli investimenti e gli sforzi già compiuti nel settore della ricostruzione post-sisma nell’area modenese.
“L’incertezza normativa – lo ripeto – mina la fiducia degli investitori e mette a rischio la realizzazione di importanti progetti di ricostruzione, violando i principi di solidarietà e coesione territoriale. La richiesta urgente è quella di un dialogo costruttivo e di un impegno concreto da parte del Governo per garantire la stabilità e la crescita del settore edile anche nel territorio modenese, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e inclusione sociale”.