giovedì, Ottobre 30, 2025
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Collegio di Direzione di Ausl Romagna e donatori riuniti per la salute come bene comune

(Sesto Potere) – Forlì – 30 ottobre 2025 – La salute è un bene comune. Questo il filo conduttore del Collegio di Direzione di Ausl Romagna che ieri si è riunito con associazioni, fondazioni, imprese bancarie e aziende del territorio che negli ultimi anni hanno sostenuto in modo concreto la sanità pubblica romagnola attraverso donazioni liberali.

L’iniziativa è stata un’occasione per esprimere riconoscenza alla comunità dei donatori e, al tempo stesso, raccontare con trasparenza come sono state utilizzate le risorse raccolte dalla pandemia a oggi, grazie alla collaborazione tra società civile e attività di Fundraising aziendale.

Le donazioni hanno consentito l’acquisto di strumentazioni assistenziali e diagnostiche, attrezzature tecnologiche avanzate, automezzi per l’emergenza e per l’assistenza domiciliare, interventi strutturali, progetti di miglioramento degli ambienti di cura e iniziative dedicate a specifiche patologie.

Durante l’emergenza pandemica si è registrato un impegno straordinario: nel 2020 l’Azienda Usl della Romagna ha potuto beneficiare di 4.731 donazioni in beni e in denaro per un totale di quasi 11milioni di euro; nel 2023 di 458 donazioni per oltre 5milioni di euro; nel 2024 di 530 donazioni per oltre 3.3milioni di euro. In questo primo semestre del 2025 le donazioni sono state 229 per un totale di oltre 2,4milioni di euro.

Numeri che testimoniano una comunità attenta, responsabile e partecipe nel sostenere il servizio sanitario pubblico.

“Desidero ringraziare pubblicamente tutti i privati cittadini, le associazioni, le imprese bancarie e le aziende per il loro importante contributo, – afferma Tiziano Carradori direttore generale di Ausl Romagna – Il forte senso di appartenenza presente nelle nostre comunità locali, rafforzano il concetto di salute, inteso come valore di coesione sociale, solidarietà e di comunità. E’ fondamentale lavorare insieme per garantire la salute come bene comune e tutelare il diritto alla salute per tutti”.